«Difesa Ue? Servono partnership come Airbus»

TOLOSA. Dal nostro inviato

Consolidare le imprese della difesa attraverso partnership sul modello di Airbus a cui partecipano Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, salvaguardando la sovranità degli Stati. Un modello che, secondo il gruppo aeronautico basato a Tolosa, può essere applicato agli armamenti come già succede per il caccia militare Eurofighter (Airbus, la britannica Bae System e l’italiana Leonardo). Nella visione di uno dei principali gruppi europei, all’indomani del nuovo piano di investimenti nella difesa annunciato dall’Ue, la semplificare delle piattaforme è un passaggio importante per evitare duplicazioni e dispendio di energie. «In Europa ci sono 179 piattaforme sugli armamenti mentre negli Stati Uniti 33, c’è molto lavoro da fare» nella direzione della semplificazione, ha spiegato Wouter van Wersch, President Airbus International.

Il piano di investimenti nella difesa approvato dall’Europa va nella giusta direzione nell’attuale scenario?

Come leader nella difesa, Airbus è coinvolto alla costruzione dell’indipendenza europea. È il momento giusto per aiutare l’Europa ad essere un forte alleato. Più consolidamento, più alleanze tra le imprese sono necessari per ottimizzare gli investimenti. Oggi l’80% della spesa per la difesa viene impegnato fuori dall’Europa. Bisogna cambiare approccio e investire più in Europa. Il settore degli aerei commerciali è un esempio: con il consolidamento si è arrivati a due principali operatori. Non credo che nella difesa avverrà lo stesso, ma è importante il cambio di direzione.

I dazi annunciati da Trump avranno un impatto anche sul settore dell’aviazione?

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