Ciclismo: Pogacar show, il Giro delle Fiandre è suo – Ciclismo


Una prova di forza per conferma le sue qualità: Tadej Pogacar conquista il Giro delle Fiandre numero 107 (273,5 km da Bruges a Oudenaarde), al termine di una corsa entusiasmante. Lo sloveno ha attaccato quando mancavano 55 chilometri, è partito la prima volta al secondo passaggio sull’Oude Kwaremont e muro dopo muro ha costretto tutti gli avversari alla resa, staccando di 17 secondi uno dei suoi principali rivali, l’olandese Mathieu van der Poel, vincitore uscente. L’altro grande favorito, il belga Wout Van Aert, è arrivato solo quarto, battuto dal danese Mads Pedersen che ha regolato in volata il gruppetto degli inseguitori. A 24 anni, Pogacar diventa solo il terzo corridore nella storia di oltre un secolo di ciclismo, con il francese Louison Bobet e il belga Eddy Merckx, ad aver vinto sia il Tour de France che la “Ronde”. “È incredibile, è un giorno che non dimenticherò mai. Potrei quasi ritirarmi dopo questa giornata”, ha commentato all’arrivo. E’ stata una gara vivacissima, segnata da tante cadute e disputata a un ritmo pazzesco, il più veloce della storia (44,1 km/h), nel grigiore e nel freddo, davanti a centinaia di migliaia di spettatori. Lo sloveno sapeva di dover partire da solo per evitare la stessa disavventura dell’anno scorso quando, alla sua prima partecipazione, fu battuto in volata da Van der Poel. Oggi ha corso alla perfezione, battendo definitivamente la concorrenza sui ciottoli scivolosi di Old Kwaremont e Paterberg, per involarsi in solitudine verso il traguardo. Dopo le vittorie alla Liegi-Bastogne-Liegi nel 2021, e al Giro di Lombardia nel 2021 e 2022, ora ha al suo attivo quattro ‘Monumenti’. Delle cinque più grandi classiche in calendario gli restano da conquistare solo la Milano-Sanremo, dove un mese fa è arrivato quarto, e la Parigi-Roubaix. Solo un uomo è riuscito a vincere i cinque Monumenti e il Tour de France: Eddy Merckx. “La Sanremo è la gara più difficile da affrontare. Quest’anno ero in ottima forma ma non ho intenzione di mollare – ha aggiunto Pogacar – Roubaix? Vedremo se un giorno ci proverò, ma dovrò prima mettere su pochi chili di peso”. Tentativi di fuga a ripetizione, cadute, nervosismo estremo, errori clamorosi, come quello del polacco Filip Maciejuk che con una manovra azzardata ha provocato la caduta di una quarantina di corridori quando mancavano 141 chilometri venendo squalificato. Poi, al secondo passaggio sull’Oude Kwaremont, l’attacco di Pogacar al quale hanno riposto Van Aert, Van der Poel, Pidcock e Laporte. Sul Kruisberg Hotond, Van der Poel ha accelerato e ha messo in ginocchio Van Aert ma non Pogacar e lo sloveno, dopo aver sfruttato l’aiuto di Trentin nel tratto pianeggiante, ha attaccato ancora sull’Oude Kwaremont, staccando Van der Poel, riprendendo e staccando Pedersen e volando da solo verso il trionfo.

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