(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Prosegue il trend positivo sui mercati azionari con le principali piazze europee che incassano guadagni generalizzati nel mese di ottobre, segnato dagli utili societari su entrambe le sponde dell’Atlantico, con l’euforia per l’intelligenza artificiale, dal secondo taglio dei tassi della Fed, ma anche dalle tensioni commerciali e geopolitiche, mentre prosegue lo shutdown del governo Usa. In questo scenario L’Euro Stoxx 600 segna il quarto rialzo mensile (+2,7%) anche se in rallentamento nell’ultima settimana (-0,7%). Piazza Affari guadagna l’1,5% a ottobre (+1,6% settimanale) toccando anche un massimo dal 2007 (43.484,24 punti registrati l’8 ottobre). Fanno meglio Madrid e Londra con rialzi del 4,7% e del 4,5% nel mese, seguite da Parigi (+3%) con la nascita del governo Lecornou bis, mentre resta più indietro Francoforte (+0,9%).
A spingere gli acquisti a ottobre è il comparto delle utility, con un balzo dell’8,2% dell’Euro Stoxx 600 di settore. A Piazza Affari ne hanno beneficiato Italgas, in volata del 17,8% nel mese (+10,5% settimanale), e A2a (+15,9% a ottobre e +11,8% nell’ultima settimana). Tra i migliori titoli del mese c’è anche Tim (+15,9% mensile e +7,7% settimanale), seguita da Interpump (+14,9% a ottobre e +15,9% settimanale) e Tenaris (+13% e +17%). Proseguono le vendite su Mediobanca (-10,6% mensile), nonostante un recupero dell’1,1% nell’ultima settimana, con l’assemblea del 28 ottobre che ha eletto il cda targato Mps (-0,2% a ottobre e +7,1% settimanale). Male anche Ferrai (-15,7% nel mese), Saipem (-11,5%) e St (-11%). Sul valutario, l’euro frena dell’1,7% sul dollaro , mentre sul fronte energetico il petrolio è sceso di circa il 4% (sia Brent che Wti). Rallenta la corsa dell’oro, che segna un rialzo del 4% rispetto a +11% registrato a settembre.
Super Amazon non basta all’Europa nella seduta di venerdì 31
Il rally di Amazon a Wall Street, grazie ai conti superiori alle attese, non dà la scossa alle Borse europee, che chiudono in rosso l’ultima seduta della settimana. Quanto ai dati macroeconomici, l’inflazione dell’eurozona, in rallentamento a ottobre (+2,1% da +2,2% a settembre), non ha deluso le attese, mentre a deludere sono stati i dati Pmi cinesi nel comparto manifatturiero, segnando il settimo mese consecutivo in contrazione. Sullo sfondo rimane la tregua Usa-Cina su tecnologia e commercio.
Così, il Ftse Mib di Milano chiude a -0,06%, frenata da Intesa a -2,2% dopo i conti. Vendite anche sul Cac di Parigi (-0,5%), sul Dax di Francoforte (-0,7%), sull’Aex di Amsterdam (-1%) e sul Ftse 100 di Londra (-0,4%). Sulla parità l’Ibex di Madrid.
Wall Street in positivo con rally Amazon
Wall Street chiude positiva. Il Dow Jones guadagna lo 0,11% a 47.573,44 punti, il Nasdaq avanza dell’0,66% a 23.735,76 punti e lo S&P 500 segna un +0,31% a 6.843,33 punti. A fare da traino il rally di Amazon, arrivata a guadagnare circa 12 punti dopo la trimestrale positiva. A spingere il titolo, in particolare, i ricavi del settore cloud di Amazon. Dopo un avvio positivo, ha rallentato il passo Apple dopo i conti, con l’outlook positivo per le vendite di iPhone 17. In evidenza anche il titolo di Netflix, dopo l’annuncio di uno split azionario 10×1. Alla vigilia, gli indici hanno chiuso in calo, affossati dal crollo di Meta (-11,3%) – che ha registrato la peggior seduta in tre anni – e dai forti cali di Microsoft (-2,9%), Nvidia (-2%) e altri titoli tech.
