BEIRUT – Decine di profughi siriani da anni rifugiatisi in Libano a causa del conflitto in corso nella vicina Siria sono stati rimpatriati con la forza dalle autorità libanesi. Lo riferiscono media di Beirut che citano fonti dell’intelligence militare libanese.
Nelle ultime settimane i servizi di sicurezza dell’esercito hanno arrestato circa 500 profughi siriani senza regolare permesso di soggiorno. Di questi, una cinquantina sono stati rimpatriati a forza verso la Siria, affermano le fonti.
In Libano, che conta una popolazione di poco meno di quattro milioni di abitanti, vivono circa un milione di profughi siriani, fuggiti dalla Siria a partire dallo scoppio della guerra nel 2011.
Le autorità libanesi affermano che i siriani in Libano sono “2 milioni”. L’Onu ne ha registrati circa 830mila. I rimpatri forzati non sono coordinati con le autorità di Damasco. E diverse fonti riferiscono che diversi profughi siriani rimpatriati tornano poi illegalmente in Libano tramite la porosa frontiera tra i due paesi.
Sebbene in Siria il conflitto si sia ridotto di intensità, il paese rimane frammentato e segnato dalla violenza e dall’assenza di prospettive di una vita dignitosa. A causa delle sanzioni occidentali e della crisi valutaria del vicino Libano, la Siria affronta la peggiore crisi economica degli ultimi decenni.
Nonostante la crisi finanziaria libanese, palesatasi dall’autunno del 2019, il Libano rimane per i profughi siriani un luogo meno ostile di quello siriano. E dalle coste libanesi sono aumentati negli ultimi mesi i viaggi di migranti clandestini siriani, palestinesi e libanesi verso l’Italia e le coste europee.
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