(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee si muovono in territorio positivo, anche se la cautela regnerà sovrana dopo la complicata situazione che si è creata per le trattative di pace in Ucraina, con l’incontro tra il presidente, Vlodomir Zelensky, e la delegazione americana formata da Steve Witkof e Jared Kushner annullata all’ultimo momento. In più il segretario della Nato, l’olandese Mark Rutte, ha annunciato «siamo pronti a tutto». A incoraggiare gli investitori ci sono però le prospettive sul fronte delle bance centrali. I dati americani negativi emersi dal rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato (-32mila posti a novembre) sono stati interpretati come appoggio al taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, chiamata a vigilare sull’andamento dell’inflazione, ma attenta anche al mercato del lavoro. In giornata si prevede un aumento delle richieste settimanali di disoccupazione Usa a 220.000 da 216.000, secondo il consenso del WSJ. Non ci saranno dati ufficiali sui salari prima della riunione della Fed. Le probabilità di un taglio di 25 punti base hanno raggiunto l‘89% sullo strumento FedWatch del CME. Sul fronte dell’Ai, da una parte il mercato si è esaltato per le indiscrezioni sui piani di quotazione di Anthropic, che potrebbe arrivare a Wall Street prima di OpenAi, dall’altro hanno risentito del contraccolpo di Microsoft (-2,5%), penalizzata proprio dai timori sulla riduzione delle stime di vendita di prodotti di intelligenza artificiale.
In questo contesto, il FTSE MIB di Milano si muove con cauto ottimismo, come le altre Piazze del Vecchio Continente. Lo spread si conferma stabile a 70 punti, ai minimi da 15 anni.
A Piazza Affari banche ancora sotto la lente
A Piazza Affari saranno ancora sotto la lente le azioni delle banche e soprattutto quelle di Banca Mps , che alla vigilia, intanto, ha frenato il calo dei giorni precedenti, provocato dalle notizie sulle indagini della Procura di Milano. Venerdì 5 dicembre si terrà il cda dell’istituto senese. Stellantis rimane ancora sorvegliata speciale, dopo l’exploit di ieri sulla prospettiva di standard energetici meno rigidi per le auto sul mercato Usa.
Euro/dollaro a quota 1,16, sale il petrolio. Spread stabile a 70 punti
Sul valutario l’euro vale 1,1658 dollari (ieri a 1,1664). Il petrolio è in rialzo: il Wti sale oltre i 59 dollari dollari al barile e il Brent sopra i 63. Debole il gas che si muove sotto i 28 euro al megawattora. Infine l’oro cede lo 0,33% portandosi a 4189.53 dollari l’oncia (contratto spot). Il bitcoin si attesta intorno ai 93mila dollari. Stabile lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si attesta a 70 punti, invariato rispetto al livello della vigilia e stabile sui minimi dal 2009. In frazionale rialzo il rendimento del BTp decennale benchmark.
Balzo del 2,33% del Nikkedi di Tokyo. Asia in positivo
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, che ha concluso gli scambi sui massimi delle ultime tre settimane grazie soprattutto ai guadagni dei titoli delle aziende high-tech e dell’AI. A fine seduta l’Indice Nikkei è salito del 2,33% attestandosi a 51.028,42 punti, toccando il livello più alto dallo scorso 13 novembre. Bene anche il più ampio Indice Topix, che ha terminato gli scambi toccando un nuovo massimo storico a 3.398,21 punti, in rialzo dell’1,92% sulla chiusura della vigilia.
