Più leggero, meno inquinante, con motori in grado di consumare dal 20% al 30% in meno e sempre più plastica. Sono alcune delle caratteristiche dell’aereo di nuova generazione di Airbus destinato a sostituire la famiglia degli A320 a corridoio singolo, il più venduto di sempre, svelate durante il summit sull’aviazione sostenibile a Tolosa. I tempi sono ancora lunghi e per il suo decollo bisognerà attendere dai dieci ai 15 anni, ma di certo vedrà la luce prima dell’avveniristico velivolo alimentato ad idrogeno del produttore europeo, lancio previsto nel 2035, posticipato a data da definire.
«Abbiamo gli ingredienti e la ricetta – ha detto Bruno Fichefeux, Head of Future Programs di Airbus -. Ora si tratta di capitalizzare quanto di meglio abbiamo realizzato finora per compiere un nuovo salto in avanti». E il nuovo passaggio va nella direzione dell’aviazione sostenibile con la diminuzione fino all’azzeramento delle emissioni nocive nell’aria entro il 2050.
Obiettivo ambizioso per un settore che inquina tra il 2% e il 3% delle emissioni globali di CO2, ma con una combinazione di carburanti alternativi, nuove tecnologie e nuovi aeromobili con ali più lunghe e più leggere sarà possibile raggiungere se non avvicinarsi al target, almeno secondo i tecnici e gli ingegneri di Airbus. Uno degli ingredienti per rendere meno inquinante l’aereo del futuro è il motore Open Fan che a Tolosa stanno studiando insieme a CFM, la joint venture tra la statunitense GE Aerospace e la francese Safran: il propulsore ha dimensioni maggiori, si colloca esternamente alla casula, costringendo a modificare l’aerodinamica dell’aereo. «Una delle novità importanti è la tecnologia Open Fan – ha confermato Fichefeux -. La stiamo sviluppando. Abbiamo un piano per eseguire test di volo» che tuttavia non inizieranno prima della fine di questo decennio.
A confermare le capacità del nuovo propulsore è Mohamad Ali, senior vice president e chief technology di GE Aerospace: «Con il nuovo motore sarà possibile un risparmio di carburante superiore al 20% rispetto alla tecnologia attuale». Airbus non ha scelto alcuna configurazione di motori ed è in trattativa anche con Rolls-Royce e Pratt & Whitney, i principali concorrenti di CFM International, per valutare eventuali alternative.
Un altro ingrediente è il carburante, ovvero il SAF (Sustainable Aviation Fuel), al momento l’unica alternativa ai kerosene per aviazione, ma ancora troppo costoso e disponibile in quantità non sufficienti alle esigenze del settore: il SAF viene già utilizzato dalle compagnie aeree al 2% miscelato al carburante tradizionale, ma in prospettiva l’obiettivo è di aumentare questa quota fino al 100% rispetto alla miscela massima al 50% consentita sugli attuali aeromobili Airbus.