«Nel confronto con i prezzi comunitari del 3 marzo – si legge nell’aggiornamento – con la benzina a 1,816 euro a litro, l’Italia si colloca in quarta posizione, preceduta, in ordine di grandezza decrescente, da Danimarca, Olanda e Grecia, con media aritmetica dei 27 Paesi pari a 1,607 euro a litro e media aritmetica dei Paesi di Eurozona uguale a 1,636 euro/litro». Differente la situazione che riguarda il gasolio. In questo caso, «con il gasolio al prezzo di 1,719 euro a litro, l’Italia si colloca in sesta posizione, preceduta da Danimarca, Irlanda, Belgio, Finlandia e Olanda, con una media aritmetica dei 27 Paesi uguale a 1,580 euro a litro e media aritmetica per i Paesi di Eurozona uguale a 1,594 euro al litro».
Italia conferma la posizione
Dal confronto con la rilevazione del 24 febbraio «emerge che in Italia il consumo della benzina è diminuito dello 0,41% contro la media ponderata dei 20 Paesi dell’area euro che segnala un decremento del -0,67 %». Quello del gasolio «è sceso del-0,46 % contro una media ponderata dei 20 Paesi dell’area euro in decremento pari a -0,63 %, il prezzo industriale è sceso in Italia per la benzina di un -0,80 % contro una media ponderata dei 20 Paesi dell’area euro in discesa equivalente a -1,28 %, e quello del gasolio è calato in Italia del -0,81 % contro una media ponderata in decremento pari al -1,05 % dei 20 Paesi dell’area euro». Rispetto all’ultima rilevazione del 24 febbraio «la classifica rimane stabile» sia per la benzina con il quarto posto, sia per il gasolio con il sesto posto.
Il caso greco
In Grecia, il calo dei prezzi dei carburanti e le condizioni meteorologiche hanno contribuito in modo significativo all’aumento della domanda, una tendenza che, sulla base dei dati attuali, si prevede continuerà nel prossimo periodo. La riduzione dei prezzi, iniziata a metà del mese scorso, ha portato a un aumento del consumo di benzina, gasolio e olio da riscaldamento.
Il dato più impressionante è quello relativo al gasolio da riscaldamento, con un aumento dei consumi a febbraio del 50% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il motivo principale è l’abbassamento delle temperature, unito alla diminuzione del prezzo, che è stato in media di 1,25 euro al litro, circa il 7% in meno rispetto agli 1,35 euro al litro registrati nel febbraio 2024.
Anche il gasolio è in crescita, a causa dell’aumento della domanda da parte dei settori agricolo ed edile. Con l’arrivo della Pasqua e l’inizio della stagione estiva, le prospettive di un ulteriore rafforzamento della domanda appaiono particolarmente promettenti.