La Cina ha annunciato di aver fatto ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), in seguito alla decisione dell’Unione europea (Ue) di imporre a luglio dei dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi, essendo Pechino accusata di favorire in modo iniquo i produttori nazionali.
«Oggi 9 agosto la Cina ha sottoposto la questione al meccanismo di risoluzione delle controversie dell’Organizzazione mondiale del commercio», secondo quanto dichiarato in un comunicato dal Ministero del Commercio cinese.
Per Pechino, la decisione dell’Ue “è priva di basi concrete e legali, costituisce una violazione grave delle norme del Wto e compromette la cooperazione a livello globale nella lotta ai cambiamenti climatici”. Il Dragone chiede all’Ue di fare marcia indietro, “correggere immediatamente le sue pratiche sbagliate e lavorare per proteggere la stabilità della cooperazione economica e commerciale”. Già a giugno Pechino aveva detto di riservarsi “il diritto di presentare una denuncia al Wto” e minacciato di adottare “tutte le misure necessarie per difendere con decisione i diritti legittimi e gli interessi delle aziende cinesi”.