I bielorussi hanno iniziato domenica a votare per le elezioni presidenziali, destinate a rieleggere per il settimo mandato consecutivo Alexander Lukashenko, l’autocrate al potere dal 1994, in assenza di qualsiasi opposizione tollerata.
Dalle 8 di stamani gli elettori si sono recati alle urne per un voto senza suspense, secondo quanto riporta la France Press presente a Minsk. I critici di Lukashenko, 70 anni, e le Ong per i diritti umani hanno già dichiarato che le elezioni sono una messa in scena. Durante quest’ultimo mandato Lukashenko ha soffocato ogni dissenso, avvicinandosi sempre più a Mosca, al punto da prestare il suo territorio all’esercito russo per invadere l’Ucraina nel 2022.
Il capo della diplomazia europea Kaja Kalla ha affermato sabato sui social che Lukashenko “non ha legittimità” e “Si rinominerà in una nuova farsa elettorale. È un affronto alla democrazia”.
La Bielorussia non ha mai rifiutato e non rifiuta un dialogo con l’Unione Europea, ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. “Siamo pronti a dialogare con l’Unione Europea. Anche con coloro che hanno perseguito una politica aggressiva contro di noi”, ha affernmato dopo aver espresso il suo voto. Minsk non ha mai rinunciato alle relazioni con l’Occidente, “in particolare con la Germania”, ha detto. “Siamo sempre stati pronti. Ma voi non lo volete. E quindi, dobbiamo inchinarci o strisciare sulle nostre ginocchia?” ha detto Lukashenko. “Se voi (l’Occidente) rispondete alle nostre proposte sulla disponibilità a dialogare, noi dialogheremo con voi. Voi siete i nostri vicini e i vicini non possono essere scelti. È la cosa più importante nella nostra politica”, ha detto.