Borsa, l’Asia parte poco mossa. La Banca centrale cinese mantiene i tassi invariati

La Borsa di Tokyo inizia la prima seduta della settimana col segno meno, con gli investitori che guardano all’evoluzione delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e, malgrado la chiusura positiva del mercato azionario Usa. Il listino di riferimento Nikkei segna un calo dello 0,80% a quota 38,057.15, e una flessione di 307 punti. Sul mercato valutario lo yen si rafforza sul dollaro, a 143,50, e a un valore di 160,70 sull’euro.

Le piazze della Cina continentale tornano agli scambi poco mosse e contrastate: l’indice Composite di Shanghai cede nelle prime battute lo 0,13%, mentre quello di Shenzhen segna un frazionale rialzo dello 0,06%, a quota 2.850,70. Hong Kong segna in avvio buoni guadagni, sostenuta dal comparto dei titoli tecnologici: l’indice Hang Seng sale nelle prime battute dello 0,90%, portandosi a 17.771,85 punti.

La banca centrale cinese ha mantenuto invariati i tassi di riferimento, come ampiamente previsto dopo una serie di tagli avvenuti lo scorso mese.

La Banca popolare cinese (Pboc) ha infatti immesso 300 miliardi di yuan, l’equivalente di 42 miliardi di dollari, nel sistema finanziario attraverso il suo strumento di prestito a medio termine, che addebiterà alle banche un tasso di interesse del 2,3%, invariato rispetto al mese scorso.

La banca centrale ha inoltre offerto alle banche un’iniezione di fondi per 471 miliardi di yuan tramite pronti contro termine attivi a sette giorni a un tasso di interesse dell’1,7%, anch’esso invariato rispetto alla precedente operazione.

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