Borsa, Nvidia non spinge l’Europa. Bitcoin sfiora i 98.000 $

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee si muovono all’insegna della cautela, mentre gli investitori studiano la trimestrale di Nvidia, pubblicata a mercati chiusi. Il colosso dei chip di Santa Clara – i cui conti sono considerati un indicatore cruciale della salute del mercato dell’intelligenza artificiale e dei chip – è riuscito ancora una volta a battere le stime su utili e ricavi, pubblicando anche una guidance sopra le attese. I risultati però non hanno soddisfatto le alte aspettative dei mercati, così il titolo della società a maggior capitalizzazione al mondo (circa 3.600 miliardi di dollari) era debole nell’afterhours di Wall Street.

A preoccupare gli investitori ci sono poi ancora le tensioni tra la Russia e l’Occidente, con i timori per un’escalation nucleare del conflitto in Ucraina. Inoltre, si guarda anche alle prossime mosse della Federal Reserve. Michelle Bowman, componente del board della Federal Reserve, ha detto che serve «un approccio più cauto» sulla politica monetaria. Per avere maggiori indicazioni comunque gli investitori guarderanno ai dati macro di giornata, tra i quali ci sono i sussidi di disoccupazione Usa. Sul fronte europeo, invece sono attesi gli interventi di diversi membri della Bce.

Il bitcoin vola e sfiora quota 98.000 dollari

Intanto si segnalano nuovi record per il Bitcoin, che sfiora i 98.000 dollari toccando un massimo a 97.902 dollari in salita di oltre il 10%. Al momento la principale criptovaluta per capitalizzazione è scambiata a 96.939 dollari in rialzo del 4,96%. Prosegue quindi “l’effetto Trump”: dalla vittoria alle elezioni la corsa del bitcoin ha portato a un rally del 40%.

A spingere ancora la rialzo le quotazioni, le indiscrezioni secondo cui Trump starebbe pensando di creare una posizione alla Casa Bianca dedicata alla gestione delle politiche legate alle criptovalute. «Il bitcoin è sulla strada per raggiungere la fenomenale valutazione di 100.000 dollari, sostenuto dalla crescente fiducia che l’amministrazione Trump inaugurerà un’era favorevole alle criptovalute, e gli speculatori si stanno allineando a questa narrativa», ha osservato Stephen Innes, analista di Spi Asset Management. Tra le misure attese, vi sarebbe la creazione di una riserva strategica di bitcoin negli Stati Uniti, che potrebbe spingere altri Paesi a riconoscere maggiormente la legittimità di questa valuta virtuale. Donald Trump ha anche promesso di allentare drasticamente la regolamentazione nel settore delle valute digitali.

Chiusura in calo per Tokyo

Chiusura in calo per la Borsa di Tokyo, con l’indice di riferimento Nikkei che ha perso lo 0,85% a 38.026,17 punti, mentre il più ampio indice Topix ha lasciato sul terreno lo 0,57% a 2.682,81 punti. A trascinare al ribasso i listini le rinnovate preoccupazioni per l’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina. La pubblicazione dei risultati di Nvidia non ha invece avuto un effetto trainante, malgrado il colosso dei chip abbia ancora una volta superato ampiamente le aspettative medie per gli utili trimestrali. Anzi i titoli tecnologici hanno reagito negativamente a previsioni di vendita per il quarto trimestre che non hanno raggiunto il limite superiore delle stime degli analisti. Tra i titoli del settore dei semiconduttori, Tokyo Electron ha ceduto lo 0,41%, Renesas lo 0,66% e Advantest l’1,63 per cento.

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