Euro rivede quota 1,03 $, petrolio in calo
Sul mercato valutario, dollaro in calo contro le altre principali valute: l’euro riaggancia quota 1,03 dollari e vale 1,0309 da 1,0291 venerdì in chiusura e il biglietto verde si attesta a 156,09 yen (da 156,30). L’euro incrocia lo yen a 160,91 da 160,87 yen.
Sul fronte energetico, sotto la parità il prezzo del petrolio dopo l’entrata in vigore della tregua a Gaza. Il future marzo sul Wti segna -0,12% a 77,30 dollari al barile e l’analoga consegna sul Brent scivola dello 0,25% a 80,59 dollari. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam segna -0,5% a 46,7 euro al megawattora.
Tokyo chiude in rialzo (+1,17%) con occhi sulla BoJ
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, con gli investitori che guardano all’avvio della seconda amministrazione Trump negli Stati Uniti e alle indicazioni di politica monetaria dalla riunione della Banca del Giappone, in agenda per questa settimana. Al termine degli scambi l’indice di riferimento Nikkei ha segnato un guadagno dell’1,17% a quota 38.902,50 punti, sostenuto dai titoli delle aziende esportatrici che hanno beneficiato della debolezza della yen sui mercati valutari. Seduta positiva anche per il più ampio Indice Topix, che ha terminato gli scambi con un guadagno dell’1,19% a quota 2.711,27 punti.
Piazze cinesi in territorio positivo
Anche le Borse cinesi sono in territorio positivo sulla spinta dell’inattesa telefonata che il tycoon ha avuto venerdì con il presidente Xi Jinping nella quale sono stati trattati vari temi tra commercio, TikTok e Taiwan lasciando ipotizzare i margini di un possibile dialogo Cina-Usa: l’indice Composite di Shanghai segna un progresso dello 0,44%, a 3.256,15 punti, mentre quello di Shenzhen sale dello 0,75%, a quota 1.930,5 La Borsa di Hong Kong, infine, è in rialzo: l’indice Hang Seng è salito nelle prime battute dell’1,13%, a 19.804,64 punti. Ha fatto ancora meglio il sottoindice Hang Seng Tech (+1,68%) con l’intonazione positiva dei colossi tecnologici Alibaba (+2,54%) e Meituan (+2,84%).
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