(Il Sole 24 Ore Radiocor) Borse europee in cerca di direzione mentre sale l’attesa per l’importante dato macro sull’inflazione europea di settembre, capace di influenzare le decisioni che nei mesi venturi adotterà la Banca centrale europea. In prima battuta i listini del Vecchio Continente hanno imboccato la strada del rialzo, recuperando i punti persi la vigilia, quando il profit warning di Stellantis ha di nuovo alimentato timori e dubbi sull’andamento dell’economia e dei grandi gruppi industriali per il 2024. I titoli della casa auto italo-francese, con il capitombolo di ieri, hanno riportato le lancette dell’orologio ai livelli di due anni fa, sotto i 14 euro (a primavera si erano invece spinte in area 27 euro), scontando non solamente le nuove indicazioni fornite dal management per i conti di fine anno, ma anche tutta la crisi che sta investendo l’intero comparto dell’auto. Il buonumore sui mercati, però, è durato ben poco: i principali indici hanno rallentato il passo e navigano contrastati, con Francoforte in lieve rialzo, Parigi debole, Milano che oscilla sulla parità, dopo il forte calo della vigilia (-1,7%). Per contro nella notte Wall Street è andata bene con S&P 500 e il Dow Jones che hanno registrato una chiusura record. Gli investitori americani hanno snobbato le parole con le quali il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha espresso maggiore cautela circa la possibilità di decisi tagli dei tassi di interesse, deludendo così le aspettative del mercato per un eventuale ulteriore ribasso del costo del denaro di mezzo punto. Lo spread si attesta a 131 punti e il rendimento dei Btp a dieci anni al 3,42%.
A Milano debole il lusso, occhi ancora su Stellantis
A Milano Stellantis ha tentato un rimbalzo in avvio, ma non è andato a buon fine e così le azioni della casa italo-francese, dopo lo scivolone della vigilia, hanno di nuovo imboccato la strada del ribasso. Del resto le nuove indicazioni fornite su margini e liquidità previsti a fine anno sono risultati nettamente inferiori alle attese degli analisti. Recuperano le Iveco Group . Tornano le vendite sul settore del lusso, dopo la corsa di venerdì e la tenuta di ieri, sull’onda degli annunci fatti dalle autorità cinesi a sostegno dell’economia della Repubblica Popolare, importante piazza per le luxury companies. Brunello Cucinelli perde quota, nonostante ieri, durante la ‘Cena della Gratitudine’ organizzata con Borsa Italiana, il fondatore della società abbia confermato che il 2024 sarà «un anno bellissimo» e che, alla luce degli ordini già raccolti,per la prossima Primavera-Estate, è «fiducissimo» anche per il 2025. E’ debole anche Moncler. Limano punti le banche, fatta eccezione di Banca Mps in buon rialzo. Nel Ftse Mib sono in ribasso le Telecom Italia dopo un’iniziale buona performance. Svettano invece le Davide Campari.
Tokyo chiude in rialzo dell’1,9%
La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in rialzo dopo il crollo di ieri: l’indice Nikkei 225 ha guadagnato l’1,93%, un giorno dopo essere crollato di quasi il 5%. L’indice giapponese è stato sostenuto dai produttori dell’industria pesante e dalle società di elettronica. Il recupero rispetto al forte calo della vigilia è stato «alimentata dall’idea che le politiche della futura amministrazione Ishiba avranno solo un impatto neutro sui mercati azionari e obbligazionari», ha suggerito un analista di Smbc Nikko Securities in un report. Tra le migliori performance del Nikkei, Kawasaki Heavy Industries, che è balzata dell’8,3%, e Mitsubishi Heavy Industries, del 7,8%, mentre Tdk e Rohm hanno segnato entrambe un progresso del 6,8%. Sono chiuse le Borse cinesi, che per festività rimaranno ferme fino al 4 ottobre.
Valute: rapporto euro-dollaro stabile
Sul valutatrio euro/dollaro stabile a 1,1138. Sale leggermente il prezzo del greggio con le crescenti tensioni in Medio Orente con il contratto Brent novembre a 71,75 dollari al barile (+0,1%) e il Wti di pari scadenza a 68,24 dollari (+0,1%). In calo il gas naturale scambiato ad Amsterdam a 38,49 euro al megawattora (-1,4%).