Borse Ue caute, a Milano ancora focus sul risiko bancario

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si muovono caute le Borse europee, con il sell off sui tech che sembra comunque rallentare il passo e con il mercato che dopo l’ondata di vendite che ha colpito il comparto inizia a soppesare con maggiore cautela il “caso DeepSeek”. L’ondata di vendite che ha colpito i tech dopo due anni di rally del settore ha visto il crollo più ampio di capitalizzazione per Nvidia nella sua storia, ma il titolo ha interrotto la discesa nell’after hours. Gli investitori guardano ancora al tema dei dazi: il Financial Times ha riportato che il Segretario del Tesoro, Scott Bessent, sta spingendo per l’introduzione di dazi universali sulle importazioni statunitensi, a partire da un’aliquota del 2,5% e con un aumento graduale, citando fonti anonime. Occhi puntatai anche sulle banche centrali, mentre sale l’attesa per i dati trimestrali di Microsoft, Tesla e Meta in calendario mercoledì 29 gennaio.

Così viaggiano cauti il FTSE MIB di Milano, il DAX 30 di Francoforte, l’AEX di Amsterdam e l’IBEX 35 di Madrid. Più debole il CAC 40 di Parigi.

A Milano in scena il risiko bancario, occhi su Mps e Mediobanca

A Piazza Affari tiene sempre banco il risiko bancario con l’offerta di Banca Mps su Mediobanca , in attesa di capire quel che emergerà dal consiglio di Piazzetta Cuccia che si riunisce in giornata. Acquisti su Telecom Italia e Ferrari . Bene i farmaceutici con Recordati e Diasorin . Fronte opposto per Buzzi Unicem e Tenaris .

Dollaro in rialzo, salgono petrolio e gas

Sul valutario, dollaro in rialzo con l’euro sull’ipotesi di dazi universali e con il presidente Usa, Donald Trump, che ha dichiarato di voler tariffe generalizzate «molto più alte» di quelle proposte. In rialzo il prezzo del petrolio, dopo la discesa della vigilia: il Brent scambia sui 77 dollari al barile e il Wti sui 73 dollari. Sale anche il gas a oltre 48 euro al megawattora.

Spread stabile, sale rendimento decennale

Stabile lo spread tra BTp e bund, nella seconda seduta di una settimana caratterizzata dalle riunioni di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca centrale europea. Gli operatori danno per scontata la conferma dell’attuale livello dei tassi di interesse negli Stati Uniti così come il nuovo taglio della Bce che dovrebbe portare il tasso sui depositi al 2,75%. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco si è attestato a 110 punti base, pari alla chiusura della vigilia. In aumento, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,65%, dal 3,63% del closing della vigilia.

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