Borse Ue deboli con focus sui dazi. A Milano scivola Banco Bpm

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le Borse europee si muovono all’insegna della debolezza, mentre gli investitori continuano a interrogarsi sui dazi che scatteranno tra pochi giorni, il 2 aprile, auspicando che siano più morbidi del previsto. Secondo il Financial Times il presidente, Donald Trump, starebbe valutando un approccio in due fasi, promettendo dazi «considerevoli», ma allo stesso tempo aprendo a concessioni verso alcuni Paesi. Rimane caldo anche il fronte sull’Ucraina, alla vigilia del summit a che si terrà a Parigi per fare il punto sulla situazione. Parteciperà anche la premier, Giorgia Meloni.
In questo contesto, il FTSE MIB di Milano viaggia in territorio negativo, in linea con l’andamento degli altri listini del Vecchio Continente.

Giù Bpm dopo il parere negativo Bce sul Danish Compromise sull’Opa Anima

Banco Bpm scivola in coda a Piazza Affari. A far scattare le vendite è il parere negativo all’applicazione del Danish Compromise da parte di Banco Bpm sull’Opa Anima Holding , offerta che è stata lanciata da Piazza Meda attraverso la controllata Banco Bpm Vita. Quella di Francoforte non è una decisione, che spetta all’Eba ed è ancora attesa, ma di una interpretazione, una view, che – secondo quanto risulta a Radiocor – è stata formalizzata nei giorni scorsi all’istituto guidato da Giuseppe Castagna. Interpellata, la Bce non ha fornito alcun commento. Il parere dell’istituto di Francoforte, con cui Banco Bpm ha interlocuzioni continue, sarà oggetto di un cda di Piazza Meda in agenda per domani.

A Piazza Affari riflettori su Prysmian. Corrono Leonardo e Mediolanum

A Piazza Affari riflettori puntati su Prysmian , dopo l’acquisizione della texana Channell e nel giorno della presentazione del piano industriale al 2028, che prevede un aumento significativo dell’adjusted ebitda in un range compreso tra 2,95 e 3,15 miliardi di euro rispetto agli 1,92 miliardi del 2024 con un cagr nel periodo pari al 12,2%. Gli acquisti continuano a premiare Banca Mediolanum e Leonardo – Finmeccanica , mentre Saipem beneficia dell’upgrade di Moody’s. Sale Terna , con gli investimenti che nel Piano industriale aggiornato salgono a complessivi 17,7 miliardi di euro (+7%), mentre è ben impostata Brunello Cucinelli . Continua a perdere quota Pirelli & C nel giorno in cui si riunisce il cda per approvare i conti. Il mercato si interroga sulle mosse del socio cinese Sinochem, oggi al 37% circa nel capitale. Il gruppo potrebbe rivedere la propria posizione per scongiurare possibili conseguenze negative negli Stati Uniti a partire dal 2027, quando le normative saranno più stringenti verso le società cinesi. La società della Bicocca potrebbe analizzare anche la posizione del socio cinese, Sinochen. Fuori dal paniere principale, salgono Mfe (Mfe A e Mfe B ) sta preparando l’offerta per ProsiebenSat, secondo quanto riferito da Reuters.

Euro torna sotto quota 108, sale il petrolio. Spread stabile

Sul valutario, l’euro vale 1,0785 dollari (da 1,0811 dollari al closing precedente). Sul fronte energetico, il petrolio è in rialzo, con il Wti che scambia sopra i 69 dollari al barile e il Brent punta ai 73. «La notizia di un accordo di non aggressione sul Mar Nero e sulle infrastrutture energetiche tra Russia e Ucraina, insieme al sostegno degli Stati Uniti per la revoca di alcune sanzioni sulle esportazioni russe, ha aperto una finestra di opportunità per il greggio russo di rientrare nel mercato – spiegano gli analisti di ActivTrades – Tuttavia, il potenziale aumento dell’offerta in questo scenario non ha portato a un calo significativo dei prezzi». Continua la discesa del valore del gas verso i 40 euro al megawattora. Rendimenti stabili del mercato secondario dei titoli governativi, con il BTp decennale di riferimento sulle posizioni della vigilia. Lo spread si attesta a 110 punti, in linea con il closing di ieri.

Positve le Piazze asiatiche, Tokyo chiude a +0,6%

Positive le principali borse asiatiche sulla scia del recupero di Wall Street e degli acquisti nel comparto tech. La Borsa di Tokyo chiude ancora in rialzo tornando ai livelli di fine febbraio con l’indice Nikkei sopra la soglia dei 38mila punti. L’indice di riferimento della piazza giapponese ha terminato le contrattazioni con un incremento dello 0,65% rispetto alla sessione precedente a 38.027,29 punti. Balzo del 5% per Nintendo grazie alle indiscrezioni sull’imminente lancio della nuova console Switch 2. Anche in Asia a tenere banco sono state le tariffe Usa. «In passato la Cina era il bersaglio principale dei dazi statunitensi, ma la maggior parte dei partner commerciali degli Stati Uniti potrebbe vedersi imporre dazi più elevati durante il secondo mandato di Trump», ha affermato Goldman Sachs in una nota

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