Borse Ue in rosso, i dazi di Trump colpiscono i mercati. Giù il petrolio, scivola il dollaro

Bitcoin scende a 82.000 $ (-4,4%) poi recupera da minimi

L’avversione al rischio innescata dall’incertezza prodotta dalla nuova ondata di dazi reciproci imposti dall’amministrazione Trump fa scivolare anche il bitcoin, che torna sotto 85.000 dollari. La criptovaluta passa di mano a 83.223 dollari, in discesa dell’1,9%, dopo essere arrivato a cedere il 4,4% a circa 82.000 dollari. In discesa anche le altre principali criptovalute, come Ether e Solana, che è arrivata a perdere più del 9%. “In quanto asset rischiosi, le criptovalute hanno generalmente performato male durante i periodi di incertezza, per esempio quelli legati all’introduzione di tariffe commerciali”, dicono gli analisti di Ava Labs, sottolineando che “i mercati caleranno probabilmente nel breve periodo, non tanto per le tariffe in sé ma per quello che rappresentano, ovvero un ritorno alla volatilità legata alle scelte politiche”.

Dollaro scivola su principali valute, euro sopra 1,09 $

Il dollaro scivola contro le principali valute dopo l’introduzione dei dazi reciproci, più pesanti del previsto, da parte del presidente americano Donald Trump. Così l’euro è tornato sopra la soglia degli 1,09 dollari (al momento passa di mano a 1,0943, contro gli 1,0803 della chiusura precedente) e lo yen viaggia ai massimi di tre settimane (+1,3% a 147,39 per dollaro). Il franco svizzero ha toccato il massimo in 4 mesi a 0,8754 per dollaro.

Borse asiatiche negative, Tokyo -3%

Sono nettamente negative le principali borse asiatiche dopo la decisione del presidente Usa, Donald Trump di imporre dazi sulle merci importate da tutto il mondo che per il mercato cinese si traducono in una maggiorazione del 34%. L’Hang Seng di Hong Kong è in calo del 2,26%, l’indice Szse component di Shenzhen perde l’1,52%, lo Shanghai Composite lo 0,53%. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo è sceso di oltre il 3% oggi in apertura di seduta, dopo l’annuncio delle tariffe commerciali globali. Allo stesso tempo lo yen, considerato tradizionalmente una valuta sicura per gli investitori, ha guadagnato più dell’1% sul dollaro. l colosso giapponese dei videogiochi Nintendo è crollato del 6% oggi alla Borsa di Tokyo, a causa delle preoccupazioni relative all’elevato prezzo della sua console Switch 2 la cui produzione in Asia potrebbe risentire anche dei dazi doganali statunitensi. Poco dopo l’apertura delle contrattazioni, Nintendo è crollata del 5,9% a 9.817 yen, per poi risalire a -3%.

Le Borse dell’area del sud est asiatico soffrono con l’arrivo dei dazi di Trump. L’indice azionario principale del Vietnam è sceso del 6,2%, registrando il più grande calo da oltre quattro anni. Sono in calo anche i listini delle Filippine (-1,5%) e della Thailandia (-1,1%). Più contenuti i cali della Malesia (-0,4%). “Nei prossimi mesi le economie dell’Asean si troveranno ad affrontare mesi a causa dell’impatto diretto delle forti impennate dei dazi statunitensi sulle loro delle tariffe doganali statunitensi sulle loro esportazioni, nonché dell’impatto indiretto sulla crescita globale”, affermano gli analisti a Bloomberg, Le economie del sud-est asiatico sono molto sensibili ai dazi statunitensi. Gli Stati Uniti, infatti, sono tra i principali partner commerciali di Singapore, Vietnam, Tailandia.

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