(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Apertura positiva per le Borse europee, che consolidano sui recenti massimi mentre valutano il tema dazi da un lato e quello della politica monetaria dall’altro e con la stagione delle trimestrali che sta dando buone prospettive. Dopo il rally della Borsa di Hong Kong, spinta dai tech, gli indici sono in moderato aumento. Il presidente Fed, Jerome Powell, ha detto che l’economia nel suo complesso è forte e non c’è fretta di ridurre i tassi e oggi il mercato guarderà al dato dell’inflazione Usa per prevedere le prossime mosse della banca centrale. In prevalenza, ci si attende che la Fed resti ferma nella prima parte dell’anno.
Sul fronte dazi, il mercato guarda alle mosse dell’Europa e alle possibilità di negoziazione con l’amministrazione Usa. Intanto, sull’azionario milanese, resta alta l’attenzione sulle banche, tra risiko e trimestrali. A Borsa ancora chiusa Banco Bpm ha annunciato un utile 2024 in salita del 52% a 1,9 mld, superando già i target 2026 e un dividendo pari a 1,5 mld (payout 80%). Annunciato anche il rilancio per l’Opa su Anima a 7 euro per azione, Banco Bpm ha ribadito che l’Ops Unicredit contrasta con le prospettive del gruppo. Sul valutario, euro dollaro in area 1,036, mentre tra le materie prime scende il petrolio (Brent a 76,76 dollari). Oro spot sempre sui massimi.
Le Borse cinesi aprono la seduta poco mosse, sotto la parità, sulle incertezze generate dalla nuova tornata di dazi al 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio decisi dal presidente americano Donald Trump: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,17%, a 3.312,26 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,27%, a quota 2.002,48. La Borsa di Hong Kong è tornata invece agli scambi in territorio positivo: l’indice Hang Seng ha segnato nelle prime battute un progresso dello 0,89%, a 21.484,74 punti per poi chiudere la seduta in progresso dello 0,42% a 38.963 punti.
Chiusura positiva anche per la Borsa di Tokyo, sostenuta dagli acquisti sui titoli industriale e su parte di quelli dell’elettronica. L’indice Nikkei è salito dello 0,42% a 38.963,70 punti, sostenuto dallo yen debole che ha alimentato le attese per risultati migliori del previsto per i gruppi che esportano molto. Ha chiuso praticamente invariato l’indice allargato Topix. Tra i titoli industriali, hanno terminato le contrattazioni in positivo Mitsubishi Heavy Industries +0,5%, Mitsui O.S.K. Lines +1,8% e Kawasaki Kisen Kaisha +3,6%%, quando nel comparto dell’elettronica, Canon e Nikon hanno messo a segno rialzi del 4,0% e del 2,7% rispettivamente.
Alibaba a +5,72% su collaborazione IA con Apple
Alibaba balza alla Borsa di Hong Kong: i titoli del colosso dell’e-commerce di Hangzhou salgono del 5,72% sulle indiscrezioni legate alla collaborazione con Apple per portare le funzionalità di intelligenza artificiale sull’iPhone in Cina. Secondo quanto riportato da ’The Information’, citando una persona vicina al dossier, lo sviluppo potrebbe cancellare mesi di incertezza sulle strategie IA di Apple per la Cina, dove ha perso quote di mercato a favore dei rivali nazionali, tra cui Huawei i cui smartphone includono strumenti AI già dal 2024. Apple aveva scelto Baidu come partner primario lo scorso anno, ma i progressi della società cinese nello sviluppo di modelli per Apple Intelligence non sarebbero stati all’altezza dei suoi standard. Di conaeguenza, la società di Cupertino ha preso in considerazione le soluzioni sviluppate da Tencent, ByteDance (che controlla la popolare app di video TikTok), Alibaba e addirittura Deepseek (la stella dell’IA mandarina), che sarebbe stata però scartata perché il team della startup non aveva manodopera ed esperienza necessarie per supportare un grande cliente, secondo The Information.