Così Germania e Paesi scandinavi preparano la popolazione alla guerra

La guida raccomanda di accumulare viveri per una settimana, in particolare acqua, e spiega quali sono i sistemi di allarme, dove si trovano i rifugi antiaerei e come difendersi dai cyberattacchi.

La pagina della guida svedese dedicata agli allarmi aerei per incursioni nemiche.

In Norvegia brochure distribuita a tutte le famiglie

Il dipartimento della Difesa civile norvegese invece ha già distribuito la sua guida a tutte le famiglie premettendo che «viviamo in un mondo sempre più turbolento» tormentato da climate change e, nei casi peggiori, «atti di guerra».

Il consiglio anche in questo caso è accumulare scorte alimentari non deperibili per almeno una settimana: crackers o fette biscottate, legumi in scatola, frutta secca, cioccolato, miele, biscotti, noci, barrette energetiche. Senza dimenticare i medicinali, comprese scorte di pastiglie di iodio in caso di attacco nucleare.

La Germania pensa ai bunker

E la Germania? Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, l’ha detto chiaro e tondo: bisogna iniziare a preparare la popolazione a una guerra. Ma Berlino non si limita alle brochure. Ha appena varato un piano per costruire bunker, che comprende un’app per la geolocalizzazione del rifugio più vicino.

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius assieme a Zelensky durante l’addestramento in Germania di truppe ucraine (Afp).

Dopo aver smantellato le strutture della Guerra Fredda, la Germania si è infatti accorta di avere solo seicento rifugi, in grado di accogliere appena 480mila cittadini su un totale di 84 milioni.

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