Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’ops di Unicredit su Banco Bpm. Il periodo di adesione è fissato dal 28 aprile al 23 giugno. Lo si legge in una nota. Per ciascuna azione di Bpm portata in adesione all’offerta pubblica di scambio, Unicredit riconoscerà un corrispettivo unitario rappresentato da n. 0,175 azioni ordinarie di UniCredit di nuova emissione, prive del valore nominale, aventi godimento regolare e le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie di Unicredit già in circolazione alla data di emissione.
Gli intermediari incaricati della raccolta delle adesioni sono, a parte la stessa UniCredit, Equita, Mps, Bnp Paribas, Bper e Cassa di Risparmio di Bolzano.
L’incrocio con Commerzbank
Unicredit nel documento d’offerta su Banco Bpm ribadisce che l’Ops «è autonoma e indipendente dall’investimento nel capitale sociale di Commerzbank e da qualsiasi eventuale sviluppo che dovesse registrarsi nei mesi a seguire». L’istituto di Piazza Gae Aulenti è stato autorizzato dalla Bce a salire fino al 29,9% dell’istituto tedesco. Attualmente Unicredit detiene il 28%, di cui il 18,5% in strumenti. Per trasformarli in azioni è atteso il via libera dell’antitrust tedesco.
Gli azionisti francesi
Sempre in mattinata il Credit Agricole ha ricevuto dalla Banca Centrale Europea l’autorizzazione a superare la soglia del 10% in BancoBpm e a salire fino al 19,9 per cento. A novembre i francesi avevano annunciato una posizione potenziale del 19,8% nella banca italiana tramite strumenti derivati, in attesa dell’autorizzazione Bce a sforare la quota del 10%. Ora il via libera è arrivato e in un comunicato l’Agricole ha annunciato che ora detiene una partecipazione del 19,8% in BancoBpm «ma non intende lanciare un’offerta pubblica di acquisto sul capitale».