Enav, 2024 da record. Nel nuovo piano crescita all’estero e spinta sui droni

Il cda di Enav ha approvato il nuovo piano industriale 2025-29 che prevede investimenti per 570 milioni, ricavi in crescita nel periodo del 4,3%, a quota 1,2 miliardi, e un utile netto in aumento del 26,7%, a quota 165 milioni. La cedola è destinata a crescere di un centesimo di euro all’anno, per raggiungere 0,32 euro nel 2029. Nello stesso giorno il board ha approvato i conti del 2024, che evidenziano un livello dell’Ebitda mai raggiunto prima e pari a 311 milioni, in aumento del 3,6 per cento. In aumento ricavi consolidati, a quota 1,037 miliardi (+3,7%) e l’utile netto, in crescita dell’11,5% a quota 125,7 milioni. L’indebitamento si è ridotto a 258 milioni (in flessione di 64 milioni). Il consiglio ha deliberato la distribuzione di un dividendo per azione di 0,27 euro (+17%).

Nel 2024 traffico record in Italia: +10,5% i sorvoli. Fiumicino +21%

A trainare i numeri della società guidata da Pasqualino Monti la crescita sempre più sostenuta del traffico aereo (oltre che all’efficienza della gestione), che si prevede continuerà a sostenere lo sviluppo della società anche nei prossimi anni. Il traffico di rotta e quindi anche di sorvolo del paese ha segnato nel 2024 un aumento del 10,5% conto una media europea del 6,4 per cento. Il traffico di terminale, dunque atterraggi e decolli, ha visto per lo scalo di Fiumicino un aumento del 20,8 per cento. «Il 2024 è stato un anno record. Il volume di traffico aereo sull’Italia, la performance sui mercati esteri e una gestione finanziaria attenta ci hanno fatto raggiungere i risultati più alti nella storia della società», ha dichiarato Monti.

Nel nuovo piano si accelera sulle torri a controllo remoto

Il nuovo piano della società dei controllori di volo fa perno sulla modernizzazione delle infrastrutture di controllo del traffico aereo, con l’introduzione di nuove piattaforme digitali per la gestione del traffico, su investimenti in Ict e sistemi operativi per sviluppare soluzioni orientate al cloud e all’intelligenza artificiale. Si prevede il completamento del processo di trasformazione dei centri di controllo di Brindisi e Padova in hub per la gestione da remoto delle torri di controllo di 16 aeroporti a basso traffico, per arrivare al totale di 26 torri di controllo remotizzate entro il 2033.

Il business dei droni: servizi per utility, ferrovie e autostrade

Molte novità sono in arrivo per il mercato non regolato, il quale nel 2024 ha generato ricavi per 49,3 milioni (+14,4%). E’ prevista l’espansione in aeree strategiche attraverso l’apertura, entro il 2026, di tre sedi in India, Brasile e Arabia Saudita. Si immagina la costituzione di una “Energy Service Company” in grado di offrire servizi di efficientamento energetico per il gruppo e il mercato aeroportuale e non solo. E poi la creazione di una piattaforma “drones as a service”, con la quale Enav potrebbe gestire per conto terzi (dalle utility alle società stradali e ferroviarie) l’ispezione di impianti o infrastrutture. Sarà dedicata ai settori dell’energia, dei trasporti, delle infrastrutture, dell’agricoltura, della logistica, della sorveglianza e della sicurezza. «L’obiettivo è sviluppare un ecosistema di servizi avanzati mediante droni, integrando soluzioni intelligenti per il monitoraggio, l’ispezione, la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale, al servizio di ambiti strategici e ad alto impatto operativo», si spiega nella nota diffusa.

Possibili acquisizioni in arrivo nel settore dei droni

Non sono escluse acquisizioni: «in corso di valutazione, tra le diverse opzioni, alcune realtà che operano nel settore droni con servizi verticali e altre nel settore della tecnologia utilizzata nel controllo del traffico aereo», si spiega. «Il piano industriale 2025-2029 rappresenta un punto di svolta per Enav, delineando un percorso di crescita orientato all’innovazione, alla sostenibilità e al rafforzamento della competitività internazionale. La nostra strategia si fonda su investimenti mirati in tecnologie avanzate e capitale umano, con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza del traffico aereo e consolidare la sicurezza operativa – ha detto Monti -. In un contesto di trasformazione del settore dell’aviazione, puntiamo a rafforzare il posizionamento dell’Italia come hub strategico dell’industria aeronautica e ad incrementare il valore per gli azionisti. Inoltre, ci proponiamo di diventare un attore di primo piano nell’ecosistema dei velivoli a pilotaggio remoto, non solo come provider di servizi per droni, ma anche attraverso l’integrazione di tali tecnologie nelle operazioni aeronautiche, contribuendo così allo sviluppo di un nuovo segmento di mercato ad alto potenziale».

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