Le donne fra i gestori di fondi sono ancora una rarità. La percentuale nel 2023 era al 12,1% a livello mondiale, in aumento solamente dello 0,1% dall’anno precedente, come emerge dall’Alpha Female Report di Citywire. Degli oltre 18.000 gestori di fondi presi in esame, solo 2.179 sono donne. Nel 2016, anno in cui è nato il report, la percentuale era del 10,3%, il che significa che c’è stato un aumento di soli 1,8 punti percentuali nell’arco temporale di 7 anni.
Le difficoltà dell’industria del risparmio gestito non facilitano l’implementazione di progetti a favore della diversità e il cambiamentov ha quindi registrato un rallentamento rispetto agli anni precedenti. Se si guarda a un arco temporale più lungo, di 10 anni, un dato evidenzia una distanza enorme: il turnover è stato per gli uomini in questa posizione del 28%, mentre per le donne è arrivato al 42%.
Alle luce del cambio generazionale delle ricchezze a livello globale che porterà sempre più donne a gestire capitali ingenti, sarebbe importante che l’industria si dotasse di controparti che rappresentino la formazione della clientela.
Lo spaccato dei fondi
Il database di Citiwire censisce 28.542 fondi gestiti per un totale di 16 mila milairdi di euro. Di questi solo 1.490, pari al 5,2%, sono gestiti da donne per un totale di 520 miliardi di euro; 154 fondi (pari allo O,5%) sono gestiti da team di sole donne per un totale di 69 miliardi di euro; 3.522 fondi (12,3%) sono gestiti da team misti per complessivi 3,2 mila miliardi di euro.
Numeri totalmente diversi per i fondi “al maschile”: 13.110 fondi (45,9%) sono gestiti da un uomo per un totale di 4,9 mila miliardi di masse amministrate; mentre 10.262 fondi (36%) sono gestiti da team solo di uomini. Solo 4 fondi del database non sono definibili perché l’informazione non è nota.