Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato mercoledì che almeno 830 persone sono state uccise nel territorio palestinese da quando Israele ha ripreso gli attacchi su larga scala il 18 marzo. Secondo il ministero, tra le vittime ci sono 38 persone uccise nelle ultime 24 ore. Il bilancio complessivo delle vittime nella guerra iniziata il 7 ottobre 2023 ha raggiunto 50.183 morti.
Secondo al-Jazeera, nell’ultimo raid della notte, tra le vittime ci sono anche cinque bambini, tra cui uno di soli sei mesi ucciso insieme alla madre.
Intanto cresce la protesta contro Hamas nella Striscia. Decine di residenti del quartiere Shejaiya di Gaza city stanno partecipando a una protesta contro il governo di Hamas per il secondo giorno consecutivo. I dimostranti hanno bruciato pneumatici e gridato ’Hamas fuori’, ’stop guerra’. In passato proteste di questo tipo sono state estremamente rare. Ieri decine di residenti di Khan Younis, nel sud di Gaza, hanno sfilato in corteo gridando “fuori Hamas”. E’ stata la terza manifestazione nel giro di poche ore nella Striscia. I video postati sui social da Gaza mostrano i manifestanti che urlano contro l’organizzazione fondamentalista. “L’ondata di appelli a rovesciare il governo di Hamas ha raggiunto Khan Younis, la gente qui dice che Hamas è un’organizzazione terroristica”, si legge in uno dei tanti messaggi social dall’enclave, “questa inondazione deve estendersi fino a ogni quartiere, ogni tenda palestinese in tutta Gaza”.
Il portavoce di Fatah nella Striscia di Gaza, Munther al-Hayek, ha invitato Hamas ad “ascoltare la voce del nostro popolo” e a lasciare il governo dell’enclave palestinese, affidandolo all’Autorità nazionale palestinese e all’Organizzazione per la liberazione della Palestina. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che il portavoce ha fatto queste dichiarazioni dopo le proteste scoppiate ieri nella Striscia, nel corso delle quali sono stati scanditi slogan contro Hamas.
Al-Hayek ha affermato che “la presenza di Hamas è diventata una minaccia per la causa palestinese” e che l’organizzazione dovrebbe “ascoltare tutte le voci emerse nella Striscia di Gaza, per salvare il nostro popolo”.