Gaza, il bilancio dei nuovi raid israeliani è di almeno 50 morti. Trump: «Il cessate il fuoco non è a rischio»

E’ salito ad almeno 65 morti il bilancio dei bombardamenti israeliani ripresi ieri sulla Striscia di Gaza, secondo fonti mediche locali citate dai media arabi. La Protezione civile palestinese, invece, ha dato conto finora da parte sua di almeno 50 vittime e 200 feriti, in quella che ha definito “una chiara e flagrante violazione dell’accordo di cessate il fuoco”.

Un soldato ucciso ieri da Hamas nella Striscia

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che un riservista è stato ucciso ieri pomeriggio in “un attacco condotto da terroristi palestinesi” contro le truppe di stanza nell’area di Rafah, nel sud Striscia di Gaza. Lo riportano i media dello Stato ebraico.

Trump: «Il cessate il fuoco a Gaza non è a rischio»

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che “nulla” metterà a repentaglio il cessate il fuoco a Gaza, ma ha aggiunto che Israele “dovrebbe reagire” se i suoi soldati venissero uccisi.

La protezione civile di Gaza ha dichiarato che Israele ha effettuato attacchi aerei ieri nonostante il cessate il fuoco in corso, dopo che l’esercito israeliano ha accusato Hamas di aver attaccato le sue truppe e violato la tregua mediata dagli Stati Uniti. “Hanno ucciso un soldato israeliano. Quindi gli israeliani hanno reagito. E dovevano reagire”, ha detto Trump ai giornalisti sull’Air Force One.

Israele ha informato gli Stati Uniti prima dei suoi ultimi attacchi mortali a Gaza. Lo riferisce l’Associated Press, citando due funzionari statunitensi anonimi. L’ordine del primo ministro Netanyahu di procedere agli attacchi aerei è arrivato dopo che Israele ha affermato che alcuni soldati sono stati colpiti da colpi d’arma da fuoco sparati da uomini armati palestinesi nel sud di Gaza. Hamas ha negato qualsiasi coinvolgimento.

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