General Motors chiude bene il 2024. Per il 2025 stima oltre le attese

General Motors ha chiuso il 2024 con risultati finanziari caratterizzati da luci e ombre, affrontando difficoltà significative in Cina ma mantenendo una forte posizione sul mercato nordamericano grazie ai grossi suv con motore a combustione interna e a un portafoglio elettrico in espansione. Le prospettive per il 2025 appaiono ambiziose, ma condizionate da incertezze politiche e commerciali.

I risultati del quarto trimestre 2024

Gm ha registrato una perdita netta di 2,96 miliardi di dollari nel quarto trimestre, un dato che contrasta con l’utile di 2,1 miliardi ottenuto nello stesso periodo del 2023. Tuttavia la perdita è dovuta principalmente a svalutazioni legate alle joint venture cinesi (4 miliardi di dollari) e a oneri di ristrutturazione, inclusi 0,5 miliardi di dollari per la decisione di interrompere il finanziamento del programma di robotaxi Cruise negli Usa. Nonostante ciò, i ricavi del trimestre hanno raggiunto i 47,7 miliardi di dollari, in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, con un EBIT adjusted di 2,5 miliardi (+42,8%), ben sopra le stime di mercato.

Per l’intero 2024, Gm ha riportato ricavi pari a 187,4 miliardi di dollari (+9,1%), mentre l’utile netto è sceso del 40,7% a 6 miliardi, al di sotto delle previsioni iniziali che stimavano un risultato compreso tra 10,4 e 11,1 miliardi di dollari.

Il peso del mercato cinese

Il mercato cinese si è rivelato una sfida complessa per Gm nel 2024, con perdite per 4,4 miliardi di dollari. Tuttavia, il quarto trimestre ha segnato un ritorno alla redditività prima dei costi di ristrutturazione. Gm, insieme al partner locale Saic Motors, sta adottando misure per migliorare l’utilizzo della capacità produttiva e rafforzare la propria posizione competitiva. Secondo il cfo Paul Jacobson, queste iniziative dovrebbero completarsi senza ulteriori investimenti significativi.

Dazi, in dialogo con l’amministrazione Trump

La ceo Mary Barra ha sottolineato l’importanza del dialogo con il Congresso e l’amministrazione Trump per affrontare le incertezze normative e commerciali. In particolare, i dazi sulle importazioni dal Messico rappresentano una potenziale minaccia per Gm, data la significativa produzione che l’azienda svolge in quel Paese. Barra ha evidenziato che Gm è pronta a reagire con flessibilità, grazie a un portafoglio diversificato che include sia veicoli tradizionali a combustione interna sia veicoli elettrici (Ev).

Source link