Inflazione Ue sotto attese non scalda le Borse. Milano debole con Generali in coda

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Andamento debole per le Borse europee nell’ultima seduta di novembre, con gli occhi puntati sui dati sull’inflazione europea, cresciuta ancora in novembre. Alla vigilia Wall Street è rimasta chiusa per il Giorno del Ringraziamento e nella giornata odierna sarà aperta solamente per mezza giornata. Negli Stati Uniti, però, c’è grande attesa per i dati sugli acquisti effettuati per il Black Friday, anticipatori dei consumi dell’ultimo scorcio dell’anno.

Così viaggiano con il freno a mano tirato il FTSE MIB di Milano e il CAC 40 di Parigi, che fa leggermente meglio delle altre dopo il rialzo della produzione a ottobre (+0,8% su mese e -4,7% su anno, meglio del -5,7% di settembre) e il +0,4% del Pil del terzo trimestre grazie alla spinta delle Olimpiadi. Fiacchi il DAX 40 di Francoforte, l’IBEX 35 di Madrid, l’AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra. Le Borse cinesi sono positive, mentre Tokyo ha archiviato la seduta in ribasso dello 0,59%.

Inflazione Europa sale ancora, +2,3% a novembre

La giornata è ricca di dati macro europei, a partire dalla stima flash sull’inflazione europea di novembre, elemento chiave per decifrare le prossime mosse della Bce. Il dato dell’area euro è aumentato ancora a +2,3% (contro un consensus del 2,4%), mentre a ottobre era al 2% e a settembre all’1,7%. Intanto, in Italia il fatturato dell’industria è calato dello 0,3% su mese e del 5,8% su anno, mentre quello dei servizi è aumentato dello 0,5% in settembre (-0,6% su anno). La Germania ha annunciato l’andamento delle vendite al dettaglio, calate a ottobre dell’1,5% in termini reali rispetto al mese precedente e salite dell’1% su base annua, mentre, sul fronte del lavoro, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 6,1%.

Riflettori su Generali, rumor su intesa con Natixis

A Piazza Affari i riflettori sono puntati su Generali , dopo che Il Sole 24 Ore ha rilanciato la notizia che il gruppo sta lavorando all’intesa con l’asset management di Natixis. «Il progetto è ancora in una fase interlocutoria, tanto che, risulta, al consiglio di amministrazione delle Assicurazioni Generali non sarebbe ancora arrivato alcun documento ufficiale, tuttavia sta lavorando al piano e starebbe prendendo forma lo schema», sostiene il quotidiano, secondo il quale sarebbe sul punto di nascere una nuova piattaforma la cui gestione strategica (e proprietà degli asset di competenza) resterebbe in capo al Leone di Trieste, mentre a livello di quote di partecipazioni Generali Investment Holding avrebbe il 50% (in trasparenza, stante l’assetto di Gih, vorrebbe dire un 42% circa a Trieste e il restante 8% a Cathay Life) e il colosso francese l’altro 50%.

Banche ancora in focus, UniCredit e Bpm protagoniste

L’attenzione rimarrà alta anche sul comparto bancario, con gli investitori che si interrogano sull’offerta di Unicredit su Banco Bpm , che secondo la quasi unanimità degli operatori sarà rivista al rialzo da parte del numero uno, Andrea Orcel. Unicredit ha comunque rassicurato sugli esuberi, definendo «pura congettura» l’ipotesi di 6.000 esuberi indicata dal ceo di Bpm, Giuseppe Castagna, come conseguenza dell’aggregazione. Intesa Sanpaolo, invece, ha ribadito che è troppo grande, ossia ha troppe quote di mercato, per poter intervenire nella partita. Anche Banca Mps continua a guadagnare terreno.

Source link