Dal nostro corrispondente
NEW DELHI – La Cina ha annunciato di aver effettuato un test di lancio di un missile balistico intercontinentale nell’Oceano Pacifico, il primo di cui si abbia notizia da 44 anni a questa parte. Secondo quanto comunicato dal ministero della Difesa, il missile trasportava una finta testata e sarebbe caduto «esattamente nella zona di mare prescelta».
Il lancio è stato presentato da Pechino come parte di un addestramento annuale di routine, ma non è chiaro con quale frequenza la Cina conduca test su distanze così lunghe. Nel maggio del 1980, la Cina lanciò un missile balistico intercontinentale nel Pacifico meridionale: un DF-5 che volò per oltre 9mila chilometri. Una mappa pubblicata sui giornali cinesi all’epoca mostrava l’area bersaglio come un cerchio al centro di un anello formato dalle Isole Salomone, Nauru, le Isole Gilbert, Tuvalu, Samoa occidentale, Fiji e le Nuove Ebridi.
Da allora, la maggior parte dei test sulle armi nucleari della Cina è stata condotta sottoterra.
Un missile balistico intercontinentale ha tipicamente una gittata superiore a 5.500 chilometri ed è progettato per trasportare testate nucleari. L’ultimo missile di questo tipo realizzato da Pechino è il DF-41, che è entrato in servizio nel 2017 e ha una gittata operativa fino a 12-15mila chilometri che gli consentirebbe di raggiungere il territorio gli Stati Uniti.