Economia stagnante e domanda interna debole. E’ la diagnosi sullo stato di salute della congiuntura europea secondo la presidente della Bce Christine Lagarde. Il processo di disinflazione, ha aggiunto durante la periodica audizione all’Europarlamento, sta accelerando, e la ripresa dell’inflazione prevista nel quarto trimestre è un fenomeno temporaneo.
«I nuovi dati disponibili al momento della riunione del Consiglio direttivo di settembre – ha detto – hanno rafforzato la nostra fiducia nel tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo del 2%». In ogni caso, «siamo determinati a garantire che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo. Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione, concentrandoci sulle prospettive di inflazione, sulle dinamiche dell’inflazione sottostante e sulla forza della trasmissione della politica monetaria».
Di conseguenza «i tassi di riferimento saranno mantenuti sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere il nostro obiettivo e non ci stiamo impegnando in anticipo su un percorso di tasso particolare». In questi giorni si sono moltiplicate le analisi che indicano un possibile nuovo taglio dei tassi a ottobre.
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