La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atterrata all’aeroporto Internazionale Bole di Addis Abeba, accolta dal primo ministro etiope, Abiy Ahmed Ali, per la visita di due giorni in Etiopia. Dopo gli onori militari e la rassegna della Guardia d’Onore, Meloni e il premier etiope sono a colloquio in un salone dell’aeroporto. Presente anche l’ambasciatore d’Italia, Agostino Palese. In delegazione anche Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri.
Cooperazione, stabilità del Corno d’Africa e migranti i temi al centro dei colloqui che vedranno la premier impegnata anche in un trilaterale Italia-Etiopia-Somalia, domattina. Il primo appuntamento di oggi è alla sede dell’Unione Africana per un incontro con il presidente Moussa Faki Mahamat. Alle 18 Meloni sarà al Palazzo Nazionale per il bilaterale con il primo ministro Abiy Ahmed Ali, a cui seguirà la cena d’onore. In serata è in agenda anche un colloquio con il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud.
Domani alle 10 ora locale, sempre al Palazzo Nazionale, è in programma l’incontro trilaterale con Abiy e Mohamud. Al termine, le 12 circa, Meloni visiterà l’istituto italiano statale ‘Galileo Galilei’, la più grande scuola italiana all’estero con circa 900 iscritti. La premier, sottolineano fonti italiane, è la prima leader di un governo occidentale a venire in Etiopia dopo la fine delle ostilità in Tigray. E il primo messaggio che consegnerà sarà di supporto al processo di pace che Addis Abeba sta portando avanti, non senza tensioni. L’Etiopia è uno degli 11 Stati africani prioritari per la Cooperazione italiana e uno dei maggiori beneficiari dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo. Sono in corso nel Paese oltre 60 iniziative di sviluppo per un valore complessivo di circa 265 milioni di euro. Il rafforzamento del dialogo e la stabilità e integrità dell’Etiopia rappresentano una priorità per l’interesse italiano anche in chiave di contenimento di fenomeni migratori illegali e il traffico di esseri umani.
L’Etiopia è tra i Paesi beneficiari del decreto flussi 2022 e rappresenta uno snodo per i flussi che attraversano le frontiere orientali verso il Sudan fino alla Libia e da lì in Italia: nel Paese ci sono 823 mila rifugiati e 4,2 milioni di sfollati. Sul fronte economico l’obiettivo è consolidare e aumentare i rapporti, già rilevanti: l’interscambio ha raggiunto i 276 milioni di euro (+17,7%) nel 2022 con esportazioni italiane pari a 180 milioni (+2%) e importazioni pari a 96 milioni (+65,4%). I principali settori in cui operano le aziende italiane sono: infrastrutture e trasporti, macchinari agricoli e veicoli industriali, tessile, energetico, telecomunicazioni, agroindustria, minerario.