
Un malore, accusato un paio di giorni fa, gli ha probabilmente salvato la vita. Valter Perlino, alpinista di Pinerolo, classe 1961, faceva parte della spedizione.
Sabato avrebbe dovuto lasciare il campo base assieme ai compagni Stefano Farronato di Bassano del Grappa e Alessandro Caputo di Milano, per attaccare la vetta, ma ha dovuto rinunciare per le non buone condizioni di salute.
Rimasto al campo base, è stato lui a lanciare l’allarme per i due compagni, sorpresi dalle nevicate e dal maltempo al “Campo 1” ad oltre 5.000 metri di quota, che ha improvvisamente colpito la zona. Risultano tuttora dispersi.
Perlino è stato recuperato da un elicottero delle autorità nepalesi, mentre le ricerche dei due alpinisti proseguono.
Perlino, veterinario e alpinista per passione, ha alle spalle una lunga attività di alpinismo ed esplorazione. In passato aveva scalato l’Everest in solitaria, con tecnica alpinistica, il monte Denali in Alaska, il Cho Oyu assieme all’amico cuneese Sebastiano Audisio, oltre a compiere altri trekking tra Pamir ed Himalaya. Dieci anni fa, nel 2015, si trovava proprio in Nepal, sempre in compagnia di Audisio (era al campo base avanzato ad oltre cinquemila metri di quota dello Shisha Pagma) quando il Paese venne sconvolto dal terremoto di magnitudo 8.1. Ne uscì illeso.
