La casa automobilistica giapponese Nissan ha annunciato che taglierà 9.000 posti di lavoro a livello mondiale riducendo al contempo le sue capacità di produzione in tutto il mondo del 20%, a fronte di un netto peggioramento delle sue vendite. Il gruppo ha indicato allo stesso tempo di aver rivisto drasticamente al ribasso le previsioni sui ricavi e sugli utili operativi per l’anno finanziario 2024: «Di fronte alla gravità della situazione, Nissan sta adottando misure urgenti per recuperare le sue prestazioni e creare un’azienda più reattiva e resiliente», si indica in una nota.
Il taglio
Il gruppo ha tagliato per la seconda volta consecutiva le sue previsioni annuali, riducendole del 70% dopo aver mancato le stime degli analisti: l’utile operativo per l’anno finanziario è ora visto a 150 miliardi di yen (974,98 milioni di dollari) dalle precedenti stime di 500 miliardi di yen.
Nel trimestre luglio-settembre l’utile operativo è stato pari a 32,9 miliardi di yen, l’85% in meno rispetto ai 208,1 miliardi di yen dello stesso periodo dell’anno precedente.
I problemi di Nissan sono emersi, al pari di altri marchi giapponesi, a causa di una decisa flessione delle vendite di auto nuove e per la forte concorrenza di Tesla e di marchi cinesi di veicoli elettrici come BYD.