Nvidia continua a cavalcare la corsa all’intelligenza artificiale. Ha chiuso il secondo trimestre del suo esercizio fiscale con ricavi in aumento a 30 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti ferme a 28,7 miliardi. Nonchè più che raddoppiate sull’anno scorso (+122%). Per il terzo trimestre, quello in corso, le vendite sono pronosticate a 32,5 miliardi (con una variazione di più o meno il 2%), a loro volta oltre le stime.
Il colosso americano dei semiconduttori, che domina il mercato dei chip per l’artificial intelligence con una quota vicina al 90%, ha riportato anche un utile di 16,59 miliardi di dollari, il 12% in più rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti e un rialzo del 168% sullo stesso periodo dello scorso anno, quando aveva registrato 6,18 miliardi. La società, sull’onda dei conti, ha inoltre annunciato ulteriori 50 miliardi di dollari di buyback.
Ma la performance, per quanto robusta, non è bastata sostenere il titolo a Wall Street nell’immediato. Nel dopo mercato si è assetato ad un calo del 7%, che gli analisti hanno spiegato con molteplici ragioni: le grandi attese degli investitori, che avevano già anticipato risultati brillanti. Ammissioni di qualche difficoltà nella produzione per rispondere alla domanda crescente, che hanno compresso i margini lordi nel trimestre e l’hanno vista lasciare generiche le previsioni sulle vendite dei chip Gpu di prossima generazione, battezzati Blackwell. E un generale nervosismo sul futuro di IA e la su redditività che può rendere volatili i titoli legati al segmento. Atri titoli del settore, sulle piazze asiatiche, hannoo risentito della deboolezza.
Alcune affermazioni da parte dei vertici del gruppo americano hanno alimentato qualche dubbio: “Nel quarto trimestre prevediamo di generare diversi miliardi di dollari di revenue da Blackwell”, ha detto senza offrire maggiori dettagli auspicati dagli operatori la direttrice finanziaria Colette Kress.
Nonostante le flessione, Nvidia rimane comunque in rialzo in Borsa del 150% in un anno, con una capitalizzazione di mercato di oltre tremila miliardi, subito alle spalle di Apple. Nel 2023 le sue azioni aveva già guadagnato il 240%.