La guerra ibrida della Russia aumenta il rischio che la Nato possa dover valutare se far scattare la clausola di mutua difesa, l’articolo 5 del Trattato. Lo ha dichiarato il capo dei servizi segreti tedeschi, Bruno Kahl, durante un evento organizzato dal think tank di relazioni internazionali Dgap, a Berlino.
Scontro diretto
«Il crescente aumento delle forze armate russe significa che un confronto militare diretto con la Nato diventa una opzione possibile per il Cremlino», ha aggiunto il 27 novembre Kahl, secondo il quale Mosca vuole dimostrare che l’Alleanza atlantica non farà scattare la clausola di difesa comune e non resterà unita. Funzionari russi di alto rango, ha spiegato, dubitano della tenuta della Nato e questo aumenta il rischio di scontro. Già in passato, il capo dell’intelligence tedesca aveva dichiarato davanti al Comitato di controllo del Bundestag che la Russia potrebbe sferrare un attacco contro i Paesi Nato entro la fine del decennio.
Kahl ha aggiunto che Mosca sta danneggiando in modo massiccio i sistemi satellitari occidentali e che più in generale sta compiendo atti di sabotaggio di varia natura. Il capo dei servizi ha affermato che c’è da aspettarsi una escalation, al punto che potrebbe porsi la questione dell’attivazione dell’articolo 5. Kahl sottolinea che il Cremlino vede la Germania come un avversario, mettendo già i due Paesi in una situazione di confronto diretto.
Il pacco incendiario Dhl
A luglio, un pacco incendiario è esploso in un container della Dhl, nell’aeroporto di Lipsia. Secondo i servizi segreti occidentali, si sarebbe trattato di un test di agenti russi, che progettavano di piazzare bombe simili sui voli per gli Stati Uniti. Lunedì 25, un aereo da trasporto Dhl, decollato proprio da Lipsia si è schiantato, le indagini si stanno indirizzando verso l’incidente tecnico, ma i primi sospetti si sono subito rivolti alla Russia. Segno del forte timore di un possibile cambio di passo nella guerra ibrida che il Cremlino conduce da tempo, con disinformazione, attacchi hacker e ingerenze nelle campagne elettorali, per destabilizzare e favorire l’ascesa dei partiti più benevoli nei confronti di Mosca e più critici verso la Nato e il sostegno all’Ucraina. In Germania, con sfumature diverse, su queste posizioni si muovono il movimento di ultradestra, alternative für Deutschland, e i populisti rosso-bruni dell’Alleazna Sahra Wagenknecht.
Scenario da Guerra Fredda
La Germania va al voto a febbraio. In un’intervista all’emittente pubblica Ard, lo stesso Kahl ha ricordato che «influenzare il dibattito pubblico nel periodo che precede le elezioni è una disciplina in cui i russi sono molto bravi». L’obiettivo è «rafforzare coloro che si innamorano della propaganda di Putin». Secondo Kahl, «dovremmo prepararci per tempi come quelli che conosciamo dalla Guerra Fredda, quando le minacce possono diventare reali».