Scatto di Iveco, la divisione Defence fa gola ai big europei

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – La contesa tra colossi europei per la divisione difesa di Iveco mette le ali al titolo del gruppo che svetta in cima al Ftse Mib. Debole invece Leonardo che viene citata come ipotesi attraverso la jv con Rheinmetall.

Iveco Defence Vehicles (Idv), secondo il Corriere della Sera, sarebbe entrata nel radar dei grandi produttori di armamenti europei. Si tratta di Knds (alleanza franco-tedesca), che avrebbe fatto un primo sondaggio ma al momento appare politicamente e industrialmente poco praticabile; del gruppo ceco Csg, già presente in Italia (possiede l’80% della bresciana Armi Perazzi); e dell’inglese Bae Systems che ha due collaborazioni con Leonardo (azionista del produttore di missili Mbda e partner di Gcap per i caccia di sesta generazione). Sullo sfondo viene citata l’opzione Leonardo, che potrebbe intervenire tramite la neonata joint venture con la tedesca Rheinmetall, alla luce della maxi commessa ricevuta dal governo italiano per produrre veicoli militari e alla quale Idv parteciperà con una quota del 12-15%. Ma «rimane da superare lo scoglio del prezzo».

A febbraio Iveco ha avviato il processo di scorporo di Defence che vede fra gli scenari la quotazione in Borsa e la conclusione dell’operazione entro fine 2025. Dal punto di vista industriale, secondo Intermonte, i nomi citati nell’articolo «hanno un senso in quanto operanti in campo militare, ma ogni giudizio dovrà tenere conto dell’aspetto politico che in questo momento appare particolarmente delicato, sensibile e non ideale per almeno due player sui tre citati (Knds e CSG)». Per gli analisti, la Jv tra Leonardo e Rheinmetall è «ancora il player più credibile» a rilevare la divisione Defence. Anche per Equita l’opzione Leonardo resta «la più probabile in quanto gradita dal governo italiano (non rischiando quindi l’esercizio del golden power) e permettendo di sfruttare sinergie dal punto di vista industriale».

Per il gruppo guidato da Roberto Cingolani, «il deal potrebbe rivelarsi caro, ma lo sforzo finanziario sarebbe condiviso con Rheinmetall e riteniamo sia giustificabile dalle sinergie industriali», scrive la Sim che conferma raccomandazione Hold e target price a 46,5 euro. Per Iveco «confermiamo che lo spin-off/cessione di idv rappresenti un catalyst positivo». La raccomandazione di Equita è “buy” con target price a 17 euro, mentre quella di Intermonte è “Neutral” con prezzo a 15,4 euro.

Source link