Seduta positiva per le Borse Ue. La legge marziale in Corea del Sud scuote Won ed Etf

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Chiudono in rialzo le Borse europee, nonostante la Francia rimanga osservata speciale: mercoledì 4 dicembre il Parlamento potrebbe votare la sfiducia al governo di Michel Barnier, formatosi solamente due mesi fa. Il Cac di Parigi riesce però a rimanere a galla e termina la seduta a +0,3%, con lo spread degli Oat francesi e titoli di stato tedeschi a dieci che arretra a 84 punti, dal top di 88 punti della vigilia.

Il Ftse Mib di Milano chiude a +1%, spinto dal risiko bancario che, secondo gli esperti di Deutsche Bank, vedrà protagoniste Popolare di Sondrio (+7%) e Bper (+0,4%). Fa bene anche il Dax di Francoforte (+0,5%) che riaggancia il record dei 20 mila punti già toccato in mattinata. Sopra la parità anche l’Aex di Amsterdam (+0,2%) e l’Ibex di Madrid (+1,1%).

Corea del Sud, Etf a picco e won ai minimi da due anni

Le azioni dei fondi negoziati in Borsa che acquistano titoli della Corea del Sud hanno subito un brusco calo dopo che il presidente del Paese ha dichiarato la legge marziale nel Paese. L’Etf iShares Msci South Korea è sceso di oltre il 5%, mentre l’Etf Franklin Ftse South Korea e l’Etf Matthews Korea Active hanno toccato il -4%, secondo i dati FactSet. Tra i titoli, Samsung Electronics è di gran lunga la maggiore partecipazione nell’Etf iShares Msci South Korea (il 22%), secondo i dati riportati sul sito web di BlackRock. Tra le altre partecipazioni principali dell’Etf, che ha quasi 4 miliardi di dollari di asset in gestione, figurano Sk Hynix Inc., Kb Financial Group Inc. e Hyundai Motor. Hanno perso terreno anche le aziende coreane quotate negli Usa e nel Regno Unito. Sul fronte dei cambi, il won è sceso ai minimi da due anni e scambia a circa 1.430 dollari.

Wall Street debole, giù Tesla dopo bocciatura a maxistipendio Musk

Viaggia debole Wall Street, dopo i record della vigilia di S&P 500 e Nasdaq Composite. In questi giorni, i dati più attesi sono quelli sul mercato del lavoro, che saranno valutati dalla Federal Reserve in merito ai possibili tagli dei tassi d’interesse: a ottobre, il numero di offerte di lavoro è aumentato mensilmente a 7,744 milioni, sopra le stime, mentre c’è attesa per il rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato in arrivo mercoledì 4 dicembre e per il rapporto sull’occupazione di novembre (venerdì 6). Da quest’ultimo, ci si aspetta la creazione di 177.500 posti di lavoro nel corso del mese appena terminato, secondo il consensus di FactSet, ovvero 12.000 in più di ottobre. Gli analisti scommettono sempre di più su un taglio dei tassi di 25 punti base alla prossima riunione, in programma tra due settimane: secondo il FedWatch del Cme Group, ora c’è il 72,5% di possibilità che avvenga, contro il 61,6% di lunedì. Sull’azionario, Tesla in calo dopo che un tribunale statunitense ha di nuovo bocciato il pacchetto retributivo da circa 56 miliardi di dollari per il suo amministratore delegato, Elon Musk, a causa di irregolarità nel processo di approvazione.

Il risiko bancario risveglia Piazza Affari

Torna in auge a Piazza Affari il risiko bancario, con gli analisti che prevedono a cascata una girandola di nuove fusioni con possibile protagonista la Popolare di Sondrio (+7%) e Bper (+0,4%). Secondo Deutsche Bank, i due istituti potrebbero fondersi come indiretta conseguenza dell’operazione UniCredit (+1,9%) – Banco Bpm (+1,4%), che vada o meno a buon fine. Acquisti anche su Saipem (+2,8%) grazie alla corsa del petrolio e Prysmian (+2,1%). Rimbalza Stellantis (+1,6%) dopo l’addio dell’ad Carlos Tavares, mentre è alle prese con la ricerca del nuovo amministratore delegato. In fondo forti vendite su Nexi (-3,8%) dopo la corsa della vigilia.

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