Siria, operazione militare nella città di Assad contro i lealisti: 147 morti

Le forze della sicurezza siriana hanno lanciato un’operazione nella città natale del deposto presidente Bashar al-Assad, Qardaha. Lo ha affermato una fonte del ministero della Difesa di Damasco citata dall’agenzia di stampa Sana dopo i sanguinosi scontri nella provincia di Latakia. «Le nostre forze stanno per lanciare operazioni mirate e precise, in coordinamento con le forze di sicurezza generali, contro i lealisti del precedente regime che hanno tradito le nostre forze e i nostri compatrioti, nella città di Qardaha», ha affermato la fonte del ministero della Difesa.

La situazione, in Siria, è preoccupante: si contano 147 uccisi in poco più di 24 ore per i sanguinosi scontri in tra forze governative e uomini armati della regione costiera, descritti come membri delle forze di sicurezza del deposto regime. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, secondo cui le forze governative sunnite hanno giustiziato sommariamente decine di miliziani alawiti – branca dello sciismo a cui appartengono i clan per decenni al potere in Siria – nelle località dell’hinterland costiero siriano, nella regione di Latakia. Tra le file dei governativi si contano, secondo l’Osservatorio, 37 uccisi.

Anche la Russia ha rivolto un appello alla de-escalation, considerando che in Siria si stanno registrando le peggiori violenze dalla caduta del regime di Assad, lo scorso 8 dicembre. «Siamo preoccupati per la significativa escalation della situazione in Siria», ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. «Invitiamo tutti i leader siriani a fare tutto il possibile per porre fine al massacro il prima possibile», ha proseguito.

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