Stellantis archivia il terzo trimestre con ricavi in calo del 27% a 33 miliardi a causa di una diminuzione delle consegne, di un mix sfavorevole, oltre all’impatto dei prezzi e dei cambi. Nonostante ciò il gruppo conferma le stime di fine anno, tagliate lo scorso settembre, e si dichiara fiducioso sulla gestione delle scorte in Usa e sul progressivo recupero di quote di mercato. I dati comunicati sono risultati in linea con le attese e il titolo in Borsa ha chiuso in progresso del 2,93%.
Ricavi e consegne in calo
Nel dettaglio il gruppo guidato da Carlos Tavares ha visto le consegne consolidate attestarsi a 1,148 milioni di unità, in calo di 279.000 unità, ovvero del 20% rispetto all’anno precedente. «Il terzo trimestre è stato caratterizzato da vuoti di produzione in diversi modelli a causa dell’inizio della transizione dei prodotti a livello globale, da riduzioni delle scorte nordamericane pianificate e da venti contrari dovuti al difficile contesto del mercato europeo», spiega il gruppo in una nota. Il piano prodotti rimane in linea con l’obiettivo di presentare circa 20 nuovi modelli nel 2024 e la società ha fatto sapere che il programma di riacquisto di azioni per 3 miliardi è stato completato a ottobre (di cui 0,9 miliardi nel terzo trimestre), restituendo agli azionisti un totale di 7,7 miliardi nel 2024. Detto questo, «una politica di capitale coerente sosterrà la calibrazione dei dividendi e dei buyback all’inizio del 2025». In questo contesto, la società ha confermato le guidance 2024, che erano state tagliate a fine settembre. Il margine del risultato operativo adjusted è atteso tra il 5,5% e il 7% per l’intero 2024, in calo rispetto al precedente “double digit”, mentre il free cash flow industriale, prima positivo, è visto in rosso tra 5 e10 miliardi di euro.
Quattro settimane dopo l’aggiornamento della guidance per il 2024, riviste al ribasso, Stellantis ha «deciso di attenersi ai range fissati, confermando le previsioni, e questo ci dà la flessibilità necessaria per intraprendere tutte le azioni necessarie» per ridurre le scorte, «affrontare le sfide che il contesto pone, aumentare il ritmo delle vendite e recuperare la nostra quota di mercato in modo da avere una sana quota di ordini per il prossimo anno», ha dichiarato il nuovo Cfo di Stellantis, Doug Ostermann, commentando i risultati del terzo trimestre.
La gestione delle scorte in Usa