Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul sospeso dalle sue funzioni di cui ieri è stato confermato formalmente l’arresto, è stato ufficialmente designato candidato alle presidenziali del 2028 dal suo partito, il Chp. A indicarlo è stato un portavoce del Partito popolare repubblicano, principale forza di opposizione, che domenica 23 marzo ha celebrato le primarie. Imamoglu era l’unico candidato in lizza ed è stato votato da 15 milioni di persone
Tutto questo dopo un’altra notte di proteste in suo sostegno. Decine di migliaia di manifestanti hanno preso parte alle diverse proteste in tutta la Turchia. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Il leader dell’opposizione a Recep Tayyip Erdogan, nel giorno della conferma dei suoi arresti, ha affermato che le accuse contro di lui sono motivate politicamente. «Non mi piegherò mai», ha scritto su X prima di essere messo in custodia cautelare.
Erdogan ha condannato le manifestazioni di protesta e ha accusato il Chp di avere cercato di «disturbare la pace e polarizzare il popolo». La folla si è radunata nei pressi del municipio di Istanbul nel tardo pomeriggio di domenica 23 marzo per la quinta notte consecutiva. I manifestanti hanno sventolato bandiere turche e cantato di fronte a una fila di poliziotti antisommossa.
Gli agenti sono stati visti usare idranti contro alcuni dimostranti e spray al peperoncino. La moglie di Imamoglu, Dilek Kaya Imamoglu, si è rivolta alla grande folla fuori dal municipio, dicendo ai manifestanti che «l’ingiustizia» che suo marito ha dovuto affrontare ha «toccato una corda sensibile in ogni coscienza».
Nove giornalisti che hanno seguito le proteste a Istanbul per l’arresto del sindaco Imamoglu sono stati messi in custodia durante retate all’alba nelle loro abitazioni da parte della polizia. Lo denuncia il sindacato dei giornalisti turco Disk Basin Is, secondo cui gli arrestati sono Onur Tosun dell’emittente Now, il fotoreporter Bulent Kilic, la giornalista Zeynep Kuray, il reporter di Afp Yasin Akgul, il giornalista Hayri Tunc, il fotoreporter della municipalità di Istanbul Kurtulus Ari, il reporter del portale Sendika, Zisan Gur, il fotoreporter Murat Kocabas, il giornalista Gokhan Kam e Baris Ince di BirGun.