Ucraina, colloquio telefonico tra capi Cia e intelligence russa. Continuano gli attacchi con droni

A poche ore di distanza dall’intesa tra Stati Uniti e Ucraina, raggiunta lunedì in Arabia Saudita su una proposta di tregua di 30 giorni, sono ripartiti gli attacchi con droni. Intanto, l’assistenza di intelligenze americana all’Ucraina è “già stata ripristinata”: lo ha scritto su Facebook Pavlo Palisa, consigliere di Volodymyr Zelensky.

La Russia, a cui nei prossimi giorni gli Stati Uniti sottoporranno la proposta di tregua, ha lanciato nella notte un attacco di droni su Kiev, Kharkiv, Dnipro e Sumy. Lo riferiscono i rispettivi sindaci su Telegram citati dai media ucraini. Il sindaco della capitale, Vitaly Klichko, ha affermato che le difese aeree sono in azione sulla sua città. Nell’attacco russo sulla città di Sumy, nell’est dell’Ucraina, è morto un uomo di 32 anni, come riferisce la polizia regionale.

Anche dall’Ucraina sono partiti attacchi con droni verso la Russia. Le difese aeree di Mosca ne hanno abbattuti 21. Lo ha affermato – come riporta l’agenzia Interfax – il Ministero della Difesa russo. “Durante la notte scorsa le difese aeree in servizio hanno intercettato e distrutto 21 droni ucraini: 12 sulla regione di Bryansk, due sulla regione di Kursk, uno sulla regione di Kaluga e uno sulla Crimea, oltre a cinque sulle acque del Mar Nero”, si legge nella dichiarazione.

Colloquio telefonico tra capi Cia e intelligence russa

Il capo della Cia, John Ratcliffe, e quello dell’intelligence esterna russa (Svr), Serghei Naryshkin, hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno concordato di mantenere “contatti regolari” tra loro “allo scopo di contribuire a garantire la stabilità e la sicurezza internazionale, nonché a ridurre lo scontro nei rapporti tra Mosca e Washington”. Lo riferisce l’Svr in un comunicato ripreso dall’agenzia Tass.

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Lavrov: no a truppe di Stati Nato, una minaccia per la Russia

La presenza di forze degli stati Nato sul territorio ucraino sotto qualsiasi bandiera, in qualsiasi forma, compresi i peacekeeper, è una minaccia per la Russia, e Mosca non lo accetterà “in nessun caso”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, nell’intervista rilasciata ai blogger americani Andrew Napolitano, Larry Johnson e Mario Nawfal e rilanciata dalle agenzie di stampa russe.

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