Ue, Ursula von der Leyen promette una «bussola per la competitività»

STRASBURGO – In un discorso tutto teso ad ottenere la fiducia del Parlamento al collegio dei commissari, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha tratteggiato oggi, mercoledì 27 novembre, la strategia del nuovo esecutivo comunitario nei prossimi cinque anni. Sul fronte delicato dell’economia, intende fare del Rapporto Draghi il suo punto di riferimento, lavorando su tre assi: l’innovazione, la decarbonizzazione, e la riduzione delle dipendenze in materie prime.

«La prima iniziativa importante della nuova Commissione sarà una bussola per la competitività – ha detto la signora von der Leyen, parlando in aula qui a Strasburgo -. La bussola si baserà sui tre pilastri del rapporto Draghi. Il primo obiettivo sarà di colmare il divario di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina. Il secondo sarà di mettere a punto un piano comune per la decarbonizzazione e la competitività. Infine, il nostro terzo obiettivo sarà di aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze».

Il settore automobilistico è diventato negli ultimi mesi la cartina di tornasole di una economia in crisi. La presidente della Commissione europea ha quindi deciso di lanciare un «dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica in Europa». Di più la signora von der Leyen non ha detto. Sul tavolo c’è un eventuale posticipo delle multe che numerose case produttrici dovrebbero pagare nel 2025 per via del non rispetto dei tetti delle emissioni nocive a livello di flotta.

Su un altro fronte delicato, quello della difesa, la signora von der Leyen ha spiegato: «Sappiamo che dobbiamo fare molto di più insieme come europei. Un solo dato. La Russia spende fino al 9% del PIL per la difesa. L’Europa spende in media l’1,9% (…) La nostra spesa per la difesa deve aumentare. Abbiamo bisogno di un mercato unico della difesa. Dobbiamo rafforzare la base industriale della difesa. Dobbiamo migliorare la nostra mobilità militare. Abbiamo bisogno di progetti europei comuni in materia di difesa».

In un discorso che non aggiunge molto a quanto già noto, la presidente ha ricapitolato la strategia dei prossimi anni. Si tratta in buona sostanza di rilanciare la competitività dell’economia, mettere in pratica il Patto Verde in modo più pragmatico, rafforzare la difesa e la sicurezza, ridurre l’eccessiva burocrazia. Ma non vi sono né idee nuove, né iniziative personali. Non prende posizione sull’idea di nuovo debito in comune per dare all’Europa una propria politica economica.

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