Usa: per Trump il giorno della verità, fotografi in aula ma nessuna telecamera – Mondo

L’ex presidente americano Donald Trump è a New York, nella penthouse della sua torre omonima sulla Fifth avenue in vista dell’incriminazione nella storica udienza per il caso della pornostar Stormy Daniels. Sarà il primo ex presidente americano a finire sotto inchiesta penale. New York blindata, transenne e agenti intorno al tribunale di Manhattan e alla Trump Tower.

Sarà Donald Trump, e non i suoi avvocati, a dichiararsi non colpevole per il caso dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels tra qualche ore davanti al giudice Juan Merchan nel tribunale di Manhattan. Lo riferiscono due fonti informate al New York Times. Il tycoon potrebbe inoltre fermarsi a parlare con i giornalisti e le telecamere fuori dal tribunale, prima o dopo l’udienza, aggiungono le fonti. Subito dopo l’udienza il procuratore di Manhattan Alvin Bragg terrà una conferenza stampa.

Oltre 100 tra giornalisti, cameraman, anchorman sono già posizionati davanti all’aula del tribunale di Manhattan. Sin dall’alba si è anche formata una lunga fila di curiosi che spera di riuscire a entrare nell’aula per assistere alla prima udienza dell’ex presidente. In coda anche i quattro disegnatori che dovranno catturare con la loro matita le scene più salienti. “E’ stato più facile con El Chapo, c’erano meno giornalisti”, ha dichiarato al New York Times uno di loro, Andrea Shepard.

Anche decine di manifestanti pro-Trump sono già radunati davanti alla procura. Arrivano dal Connecticut, da Long Island e sono avvolti nella bandiera americana. Trump “è la cosa migliore che sia mai capitata a questo paese, è fantastico”, dicono orgogliosi anche se un po’ frustrati dal non poter manifestare liberamente sul marciapiede.

Secondo il tycoon, il procuratore di Manhattan dovrebbe “dimettersi”, dovrebbe essere “incriminato”. 

In particolare, il giudice Juan Merchan consentirà l’ingresso in aula dei fotografi ma vieterà alle telecamere di riprendere l’udienza di Donald Trump, i fotografi saranno ammessi nei corridoi ma in aula potranno scattare foto solo prima dell’udienza. Lo riportano i media americani. I legali dell’ex presidente si erano espressi contro le telecamere per evitare che l’udienza di trasformasse in un circo.

L’interesse del pubblico e dei media per seguire l’incriminazione di Donald Trump e’ “incontestabile” ma prevalgono altri interessi concorrenti come la sicurezza dell’ imputato e la potenziale interferenza con “la dignità e il decoro della corte”. Così il giudice Merchan ha motivato la sua decisione di vietare le telecamere in aula (ma non nei corridoi) ammettendo solo cinque fotografi che potranno scattare immagini “per diversi minuti” prima che inizi l’udienza. Di sicuro quindi poi circoleranno foto di Trump sul banco degli imputati.

All’ex presidente non saranno imposte manette né foto segnaletica e in generale, secondo indiscrezioni riportate da Yahoo News, gli sarà risparmiato il tradizionale trattamento riservato ai criminali comuni. I capi di accusa contro Trump sarebbero 34, fra i quali falsificazione di documenti aziendali. Il giudice Juan Merchan potrebbe però imporre al tycoon di non parlare della sua incriminazione durante la campagna elettorale. I legali dell’ex presidente temono che possa “infiammare ancora di più gli animi”.
   

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