Atos sceglie il consorzio con Onepoint per il salvataggio

Atos traccia la strada per uscire dalle secche della crisi. Il cda del gruppo It francese fortemente indebitato ha annunciato che sceglierà l’offerta di salvataggio avanzata dal consorzio guidato da Onepoint, suo principale azionista. L’altra offerta in ballo era quella dell’imprenditore ceco Daniel Kretinsky. La scelta è caduta sull’offerta di Onepoint poiché «più orientata all’interesse della società».

Atos «lavorerà con il consorzio Onepoint (guidato da David Layani, ndr) per raggiungere un accordo definitivo di ristrutturazione finanziaria che sarà poi attuato attraverso una procedura accelerata dedicata entro luglio 2024», ha precisato in un comunicato il gruppo informatico francese.

I numeri

La proposta prevede la conversione di 2,9 miliardi di euro di debito esistente in equity e 1,5 miliardi di euro di debito di nuova emissione, inclusi 300 milioni di garanzie bancarie. Prevede inoltre 250 milioni di euro di nuovo capitale di cui 175 milioni dal consorzio Onepoint e 75 milioni dai creditori.

Come indicato dalla società nelle sue precedenti comunicazioni, l’attuazione della prevista proposta di ristrutturazione finanziaria comporterà una massiccia diluizione degli attuali azionisti di Atos, che deterrebbero meno dello 0,1% del capitale sociale.

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