Bce: «La data per un taglio dei tassi si fa ’visibile’»

«La data per un primo taglio dei tassi comincia ad essere più chiaramente visibile» e «gli argomenti a favore di un taglio si stanno rafforzando». Lo si legge nelle minute del Consiglio direttivo della Bce del 6-7 marzo, che tuttavia aggiunge che in quella data i governatori hanno avuto «consenso sul fatto che sarebbe prematuro discutere un taglio dei tassi in questa occasione». Sono infatti «ancora necessarie pazienza e cautela» sulla discesa dell’inflazione.

I membri del consiglio direttivo che si sono riuniti a Francoforte il 6-7 marzo si sono detti d’accordo sulla necessità che la politica rimanga dipendente dai dati. Al tempo stesso, i governatori hanno convenuto che «sebbene fosse saggio attendere dati e prove in arrivo, le ragioni per prendere in considerazione un tagli dei tassi si erano rafforzate», emerge dalle minute dell’incontro pubblicate oggi. Questa considerazione – si spiega – si basava sulle ultime proiezioni degli esperti della Bce, sugli ulteriori progressi sui tre criteri specificati dal Consiglio direttivo nel 2023, su errori di proiezione più contenuti e su una valutazione del rischio più equilibrata, «con la data di un primo taglio dei tassi che diventava più chiaramente visibile».

Nella riunione del consiglio direttivo di marzo «è stato sottolineato che, oltre alle nuove proiezioni macro dello staff Bce, il Consiglio direttivo avrà a disposizione molti più dati e informazioni entro la riunione di giugno, soprattutto sulla dinamica salariale. Al contrario, le nuove informazioni disponibili in tempo per la riunione di aprile sarebbero molto più limitate, rendendo più difficile avere per allora sufficiente fiducia sulla sostenibilità del processo di disinflazione».

Fra i governatori permanevano dubbi sulla sostenibilità del processo disinflazionistico, in particolare nei servizi e nell’inflazione interna, a causa delle prospettive incerte per la crescita dei salari, la crescita della produttività e i margini di profitto. Per aumentare la fiducia nel ritorno sostenibile dell’inflazione al target, è stato ritenuto necessario che i dati in arrivo confermassero che le ipotesi e le previsioni importanti su questi indicatori contenute nelle proiezioni degli esperti Bce di marzo.

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