Borse, Europa positiva nell’attesa della Fed. A Milano brilla ancora Iveco

(Il Sole 24 Ore Radiocor) Le Borse europee tentano di rialzare la testa, dopo la frenata della vigilia, provocata anche dall’esito delle elezioni europee, che ha messo in discussione gli assetti politici in Francia e Germania. Gli operatori, ad ogni modo, sono cauti in vista della decisione di politica monetaria che domani adotterà la Federal Reserve, il cui comitato direttivo, il Fomc, inizia oggi la due giorni di riunione. Sono attesi anche gli importanti dati sull’inflazione Usa, in calendario domani e determinanti ai fini delle mosse della Fed di domani e anche dei mesi venturi. Sulle prime battute Milano guadagna attorno allo 0,2%.

A Milano ancora ben impostate le Iveco, contrastate le banche

A Piazza Affari continuano a essere ben acquistate le azioni di Iveco, mentre sono contrastate le banche con Banco Bpm e Mps che c ontinuano a perdere quota. Fuori dal paniere principale Solid World perde oltre il 7% dopo il lancio dell’aumento di capitale.

Tokyo, apertura in rialzo (+0,35%)

Sono contrastate le Borse asiatiche, con le piazze cinesi deboli e Tokyo che invece ha chiuso in rialzo. Nel dettaglio l’indice Composite di Shanghai e quello di Shenzhen perdono attorno a mezzo punto percentuale. Va segnalato che alla Borsa di Hong Kong i titoli dei produttori di veicoli elettrici cinesi cedono terreno sulle indiscrezioni relative all’arrivo delle “misure provvisorie” da parte dell’Ue, con dazi all’import stimati tra il 10-25% a seguito dell’indagine promossa nei mesi scorsi per fare luce sugli aiuti di stato alla produzione. Xpeng, ad esempio, cede oltre il 4% così come Li Auto, Nio oltre il 3% e Leapmotor quasi il 3%, In controtendenza, invece, il leader mondiale del settore Byd . La Borsa di Tokyo ha guadagnato lo 0,2% a 39.134,79 punti. Sale inoltre l’attesa per le decisioni che venerdì adotterà la Banca del Giappone (BoJ). Secondo gli economistio l’istitutop dovrebbe lasciare invariato il tasso di riferimento, ma potrebbe ridurre il programma di acquisto di titoli pubblici giapponesi, in un contesto di grande debolezza dello yen.

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