Brics, Xi incontra Putin: nel caos globale nostra partnership lavora per la stabilità

L’abbraccio con cui il presidente cinese Xi Jinping aveva salutato Vladimir Putin il 16 maggio scorso, durante la visita del presidente russo in Cina, era stato così inconsueto da diventare virale sui social: oggi, martedì, a Kazan, non si è ripetuto. I due uomini si sono limitati a una stretta di mano, seguita però dal più atteso tra gli incontri bilaterali dedicati da Putin agli ospiti che via via arrivavano nella capitale del Tatarstan russo per il 16° summit annuale dei Brics.

La partnership strategica tra Pechino e Mosca – che, ha ribadito ieri Xi, è «una forza che lavora per la stabilità» nella «situazione di caos» in cui si trova il mondo – è il più importante dei rapporti privilegiati mandati in onda da Putin, presidente di turno dei Brics, nel Cremlino che domina Kazan. In totale, le delegazioni attese erano 36, con una ventina di capi di Stato e di Governo in rappresentanza dei nove Paesi membri (l’Arabia Saudita ha lasciato in sospeso la possibilità di aderire) e di altre nazioni interessate a un gruppo che raccoglie le economie del mondo in rapido sviluppo, presentandole come contrappeso alle economie avanzate del G7.

La rivincita di Putin

Per Putin, un’occasione irripetibile per dimostrare il fallimento, fin qui, delle sanzioni occidentali che avrebbero dovuto togliere ossigeno all’economia russa, privandola di partner; mentre per proteggersi da ulteriori rischi nel futuro, il presidente russo intende mettere in campo iniziative con cui costruire un ordine finanziario ed economico mondiale alternativo a quello attuale, basato sul dollaro. In modo da poter riprendere a scambiare merci e valute senza dover sottostare alle sanzioni, permettendo alle banche commerciali di “parlarsi” anche al di fuori del circuito Swift e senza mettere a rischio i partner.

Anche se non con l’enfasi e l’urgenza di Mosca, il desiderio di arginare l’influenza del dollaro e di realizzare «una multipolarità globale equa e ordinata» è senz’altro condiviso da Xi, che durante l’incontro con Putin ha ribadito come il mondo «stia affrontando cambiamenti senza precedenti, mai visti in cento anni, e la situazione internazionale è pervasa dal caos». Xi ritiene però che l’amicizia tra Russia e Cina «continuerà per generazioni, così come resterà immutata la responsabilità delle grandi nazioni verso i propri popoli».

Il caso Pyongyang

Tra le righe, forse, anche un richiamo all’amico Putin a non mettere troppo alla prova questa stabilità: un avvertimento che potrebbe riguardare anche le notizie diffuse alla vigilia del vertice Brics, a proposito dell’intenzione di Putin e di Kim Jong-un, il leader nordcoreano, di impiegare militari di Pyongyang sul fronte ucraino.

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