Germania: sconfitta per i partiti della “coalizione semaforo”, avanzano AfD ed estrema sinistra

Sono state le elezioni europee con la massima affluenza dalla riunificazione delle due Germanie, con quasi il 65% dei quasi 65 milioni di tedeschi aventi diritto al voto che sono andati alle urne. E per la prima volta l’età minima è stata di 16 anni. Ma questa tornata elettorale passerà alla storia per altro, per la disfatta dei due principali partiti del governo federale e per la vittoria dei due partiti di estrema destra ed estrema sinistra.

I socialdemocratici dell’Spd, il partito più forte della coalizione semaforo al governo, hanno registrato il peggiore voto nella loro storia, il 13,9%, andando sotto il minimo storico del 15,8% delle elezioni europee del 2019. I Verdi, il secondo più importante partito al governo federale, hanno accusato il peggiore calo tra tutti e sono scesi dell’8,6% all’11,9%: proprio i giovani e giovanissimi sono fuggiti dai temi verdi.

AfD secondo partito, BSW ben oltre il quorum, bene i Liberali

Alternative für Deutschland (AfD), partito di estrema destra mai entrato in un governo federale o regionale finora, è diventato il secondo partito in Germania e primo in Germania dell’Est, conquistando un risultato record al 15,9% nonostante gli scandali che hanno travolto i suoi candidati di punta per le europee alla vigilia del voto.

L’altro partito con posizioni estreme, ma a sinistra, è Alleanza Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW). Fondato lo scorso gennaio staccandosi da Die Linke, questo nuovo partito trainato dalla carismatica leader Sahra Wagenknecht ha debuttato in queste elezioni con il 6,2%, andando ben oltre la soglia di sbarramento al Parlamento tedesco del 5%. Soddisfatti del voto sono stati anche i liberali, partito al governo della coalizione semaforo con la percentuale più piccola ma con il ministero chiave delle Finanze: l’Fdp è riuscito a mantenersi sopra il 5%, che non era affatto scontato nei pronostici, ma registrando il 5,2% ha comunque accusato un calo dello 0,2% rispetto alle elezioni del 2019.

Infine, nonostante le apparenze come primo partito in Germania, non è andata benissimo per l’Unione di centrodestra. Cdu-Csu sono salite leggermente al 30% rispetto al 28,9% delle europee del 2019 (+1,1% tutto proveniente dalla Cdu). Si tratta di un risultato modesto perché non è abbastanza per dominare la scena politica e al momento non basterebbe per formare un nuovo governo di Grande Coalizione con i socialdemocratici come ai tempi di Angela Merkel.

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