il giovane che rivoluziona il Rassemblement national e oscura Marine Le Pen”

Anche Marine Le Pen è un po’ inquieta. Così, almeno, raccontano fonti a lei vicine. Jordan Bardella è riuscito a portare il Rassemblement national a risultati mai raggiunti prima, se si esclude il secondo turno delle presidenziali, dove i candidati sono soltanto due. ora si fa il suo nome per la guida del governo, al posto della leader del partito: con il 32% – il dato dei sondaggi dopo il primo spoglio – ha preso più del doppio dei voti della candidata di Renaissance, la coalizione di Macron, Valérie Hayer. che è accreditata con il 15% e ha rischiato di essere sorpassata dal socialista Raphael Glucksmann .

Non tutto è merito suo. Pesano la rottura del cartello elettorale delle sinistre, che nei primi sondaggi sembrava in vantaggio; una partecipazione al voto comunque elevata (49%); e la debolezza della rivale. Bardella è però riuscito a sfondare tra i giovani. Anche perché è giovane lui stesso: ha 28 anni e ha già un’ampia esperienza. Era testa di lista anche nel 2019, quando fu prescelto a 23 anni a sorpresa da Marine, in modo oculato: Bardella ha un padre di origini italiane, mentre la madre è nata a Torino. Il bisnonno, Mohand Seghir Mada, era algerino della Cabilia. È inoltre cresciuto nelle case popolari di Drancy, nelle banlieues parigine.

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Un cittadino della nuova Francia, insomma, che appare credibile quando sottolinea i problemi dei suoi luoghi di origine. Tra i giovani, è diventato popolare come un influencer; ormai corrono ai suoi meeting per ascoltarlo e fare un selfie. Una sorpresa, per molti: fino a pochi mesi fa, il Rassemblement national era un partito di boomers. A inizio anno Bardella era l’unico politico nella lista delle 50 personalità più amate dei francesi, secondo il sondaggio Ifop per Le journal de dimanche. Emmanuel Macron e Marine Le Pen sono invece usciti dalla classifica.

Con lui, il Rassemblement national raccoglie i frutti della dédiabolisation , la lenta normalizzazione delle sue posizioni, ma anche la sua insistenza sul tema dell’immigrazione, che per i francesi resta il più delicato. Soprattutto dopo che il ministero degli Interni, a settembre, ha rivelato che la criminalità è in aumento generalizzato, in Francia, e che gli stranieri – che non coincidono però con gli immigrati – sono protagonisti dei crimini in proporzione superiore alla loro quota sulla popolazione (l’8%). Molti sarebbero di nazionalità africana, anche se la manipolazione dei dati durante la campagna elettorale è stata molto forte.

Bardella sta dando il suo contributo nel creare la nuova retorica della destra populista. Non parla di “Grande sostituzione” – Marine lo ha vietato – e vira verso la “sostituzione delle popolazioni”, concetto che sembra credibile, a giudicare da quanto accade in diversi centri francesi. vita, a differenza della leader, di attaccare l’oligarchia e punta lentamente a federare le destre. Unico del suo gruppo, ha poi applaudito Zelensky a Strasburgo.

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