Lloyd’s, dal ponte di Baltimore perdite miliardarie per il comparto assicurativo

“Una perdita assicurativa multimiliardaria”. Il crollo del ponte Francis Scott Key a Baltimora, che è costato la vita ad almeno sei persone, potrebbe rivelarsi l’evento più grave, a livello di risarcimenti, mai registrato per le compagnie in ambito marittimo. A lanciare l’allarme è stato John Neal, amministratore delegato dei Lloyd’s di Londra, che nell’ambito della presentazione dei conti 2023 del gruppo inglese ha precisato come, in ogni caso, “sia un po’ troppo presto per dire quanto costerà effettivamente” quanto avvenuto martedì 26 aprile. L’infrastruttura, come noto, è stata colpita da una nave portacontainer, la Dali, battente bandiera di Singapore, facendo precipitare diversi i veicoli in acqua e mandando in tilt il gigantesco porto di Baltimore, uno dei più importanti della costa orientale degli Stati Uniti.
Ma quanto potrebbe costare effettivamente il tutto al comparto assicurativo? L’opinione del numero uno dei Lloyds è certamente autorevole, considerato che la compagnia è tra le principali al mondo nel settore marittimo. Secondo Morningstar Dbrs si potrebbbe arrivare a 4 miliardi. Gli analisti di Barclays, leggermente più ottimisti, hanno stimato invece che le compagnie dovranno far fronte a richieste di risarcimento pari a 3 miliardi di dollari. In particolare, le richieste di indennizzo assicurativo per i soli danni al ponte potrebbero raggiungere 1,2 miliardi di dollari, mentre altre passività potenziali, da 350 a 700 milioni di dollari, potrebbero essere legate alle vittime dell’incidente; difficili invece da ipotizzare, in questo momento, i risarcimenti che potrebbero essere richiesti per le interruzioni di attività commerciali e non legate all’impossibilità dell’accesso al porto della città.

Cruciale sarà ovviamente capire se la tragedia è stata causata da negligenza o da un guasto meccanico: in ogni caso, secondo gli esperti, date le molteplici parti coinvolte, la risoluzione dei sinistri non sarà semplice. “C’è un intreccio piuttosto complesso di assicuratori coinvolti nella vicenda”, ha riassunto Neal a margine della presentanzione dei conti 2023 dei Lloyds, che hanno registrato un underwriting profit di 5,9 miliardi di sterline, un aumento di 3,3 miliardi di sterline rispetto all’anno precedente a causa della riduzione dei costi legati ai grandi rischi e alle richieste di risarcimento per catastrofi naturali.

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