Russia soddisfatta dal voto europeo: «Macron e Scholz hanno meritato di perdere»

Se lo meritano. E’ di Valentina Matvienko, la potente leader del Consiglio della Federazione – Camera Alta del Parlamento russo – una delle prime reazioni all’esito del voto europeo. Di cui naturalmente a Mosca si enfatizza con grande soddisfazione tutto ciò che è più utile al Cremlino, nella sua campagna contro quella parte di Europa schierata alle spalle dell’Ucraina.

«La sconfitta schiacciante di Emmanuel Macron e di Olaf Scholz – ha dichiarato Matvienko, citata dall’agenzia Ria Novosti – conferma la loro inconsistenza come politici, sia nazionali che europei». Un risultato meritato, frutto dei tanti anni in cui «sono stati ignorati i bisogni reali della gente, della società», rinunciando alla sovranità per eseguire gli ordini di Washington. «Sembra proprio che il pericoloso virus dell’illegittimità stia cominciando a diffondersi per il continente europeo», sostiene la presidente del Senato russo.

In Europa trionfano partiti vicini alla Russia

Secondo il sito indipendente russo The Bell, lo spostamento verso destra del baricentro Ue non cambierà radicalmente, per ora, la linea della politica estera comunitaria, «ma per Vladimir Putin questo è un risultato molto positivo: in Europa vincono i partiti che collaborano strettamente o hanno collaborato con Mosca. In un modo o nell’altro, questo influenzerà le divisioni nella coalizione che sostiene l’Ucraina».

Sulla scia di Valentina Matvienko, anche il presidente della Duma Vjaceslav Volodin ha commentato le elezioni europee sul proprio canale Telegram concentrandosi sull’esito in Francia e Germania. Dove il presidente Macron e il cancelliere Scholz «stanno aggrappati al potere con tutte le forze». «Questo è il crollo della politica di Macron», scrive Volodin, secondo cui i risultati in Francia e Germania erano prevedibili. «L’economia che ristagna, la crisi dei migranti – è la sua analisi -: in Paesi che, contrariamente ai propri interessi nazionali, vengono trascinati nella guerra in Ucraina». Secondo il presidente della Duma russa Macron e Scholz dovrebbero «offrire spontaneamente le dimissioni, e smettere di prendere in giro i cittadini».

Macron nel mirino

Macron in particolare è nel mirino dei commentatori ospitati dalle agenzie russe di Stato: tra i leader europei il presidente francese è il più determinato ad alzare il livello di coinvolgimento nel sostegno offerto a Kiev. Galvanizzato dall’andamento del voto in Francia, Rodion Miroshnik – rappresentante del ministero degli Esteri russo ed ex ambasciatore a Mosca di Luhansk, una delle regioni ucraine occupate – ha parlato al canale tv Rossija 24 di «corresponsabilità» di Macron «nei crimini compiuti da Kiev». Miroshkin definisce «totalmente ammissibile» l’ipotesi di perseguire il presidente francese, «che nel tentativo di assecondare le proprie napoleoniche ambizioni si sforza di provocare un’escalation nel territorio e nei confronti della Russia». Miroshkin si rammarica per il fatto che il Tribunale internazionale dell’Aja, «disfunzionale e rudimentale», difficilmente contribuirà a indagare il presidente francese.

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